San Marino. Implementazione dell’Accordo Ue, approvato in Consiglio l’odg con 43 voti favorevoli

San Marino. Implementazione dell’Accordo Ue, approvato in Consiglio l’odg con 43 voti favorevoli

È proseguito oggi pomeriggio, durante i lavori del Consiglio Grande e Generale a Palazzo Pubblico di San Marino, il dibattito sulla “Presentazione del documento programmatico relativo all’implementazione dell’Accordo di associazione con l’Unione europea”.

Sulle implicazioni sanitarie legate al perfezionamento dell’Accordo Ue, oggi pomeriggio durante i lavori del Consiglio Grande e Generale di San Marino, è intervenuto il segretario di Stato per la Sanità, Mariella Mularoni.
A cominciare dal “rilascio della tessera europea di assicurazione-malattia. Questo consentirà di ricevere l’assicurazione sanitaria senza ulteriori polizze assicurative”.
Ma sarà necessario “un ragionevole arco temporale per predisporre l’amministrazione alla corretta gestione dell’Accordo; stiamo lavorando affinché le sfide vinte durante la pandemia siano nuove opportunità per un sistema sanitario pubblico al servizio dei cittadini”.

Maria Luisa Berti (Npr) ha evidenziato l’importanza di “favorire la diffusione dei contenuti”, soprattutto nei riguardi di chi “ha ancora sentimenti di ritrosia verso l’accordo”.

“Dobbiamo – ha detto Alessandro Scarano (Pdcs) – dotare la nostra Amministrazione di risorse capaci e preparate per supportare la Repubblica di San Marino in questo percorso. Altro aspetto importante lo avrà certamente il legislatore che dovrà essere in grado di adottare tutte quelle riforme che sono necessarie”.

“Condivisione” è una delle parole comparse più frequentemente nel dibattito di oggi pomeriggio a Palazzo Pubblico.
Per Sandra Giardi (Gruppo misto), “tutta la parte economica che sorregge il Paese deve partecipare alle scelte e alla gestione di questo Accordo”.

“Noi – ha affermato Mirko Dolcini (Domani-Motus Liberi) – siamo a favore del referendum prima della ratifica”.
“Assai pericoloso” sarebbe pensare di farlo “dopo due o tre anni dalla ratifica”.

Andrea Zafferani (Rf) ha chiesto “una modalità diversa per il reperimento di figure provenienti dal settore privato che diano una mano su argomenti tecnici legati al recepimento delle normative: che ci sia una procedura più trasparente e aperta. Non affidiamoci agli amici degli amici”.

Gian Matteo Zeppa (Rete) ha rimesso prepotentemente al centro del dibattito la crisi della maggioranza e lo spettro della chiusura della legislatura: “Mi dovete spiegare come è possibile che a fronte di un governo che sta cadendo e che comunque cadrà nei prossimi giorni, come facciamo noi a impegnare la politica con una cambiale in bianco a un segretario di Stato, senza sapere quanta vita avrà ancora politicamente parlando. È una opzione veramente cervellotica per mettere le bandierine. Con quale autorità la maggioranza propone un odg basandosi su date?”.

Marica Montemaggi (Libera) ha parlato di “opportunismo da parte di alcune forze di maggioranza” sul tema del referendum.
“Spero vivamente che la prossima campagna elettorale non si svolga sul tema dell’Europa”.

Per Manuel Ciavatta (Pdcs), le opzioni sono due: “O rimanere fermi e aspettare o iniziare a creare tutti quei meccanismi e tutte quelle strutture che possano aiutare a continuare la negoziazione nei vari aspetti tecnici, ma anche la comunicazione interna ed esterna. Così da farci trovare pronti e fare in modo che il prossimo governo abbia già delle proposte da vagliare e attuare”.

Successivamente è stata data lettura di un ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche (eccetto il Gruppo misto): attraverso di esso, il Consiglio Grande e Generale concorda “sulla volontà condivisa di dare rapido avvio alle linee programmatiche di cui al documento Strategia di Implementazione per l’Accordo di associazione” e sulla “opportunità di una strategia finalizzata ad adeguare il sistema finanziario sammarinese al nuovo scenario di integrazione nel più breve tempo possibile”.
Si è ritenuto poi necessario “garantire il funzionamento dei lavori della Commissione Mista anche nel periodo di transizione verso la nuova legislatura e garantire le opportune attività informative della cittadinanza”.
Inoltre, è stata condivisa “l’opportunità di istituire, in collaborazione con l’Università di San Marino, enti e associazioni, una Task Force capace di coadiuvare la presenza di enti e aziende sammarinesi ai progetti finanziati dall’Unione europea”.

“I contenuti e gli aspetti chiave di questo Accordo li stiamo condividendo a tutti i livelli da mesi”, ha chiarito il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, in replica.
“Non torniamo sempre indietro sul tema della non condivisione e della non informazione. Le persone sono molto più informate di quello che pensate”. Sul referendum, si “valuterà quando ci sarà un atto: non possiamo farlo sull’emotività, come avvenuto nel 2013, piuttosto che sui contenuti”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 43 voti favorevoli, al pari del documento programmatico relativo all’implementazione dell’Accordo di associazione con l’Unione europea.

Clicca qui per scoprire cos’altro è successo oggi pomeriggio in Consiglio Grande e Generale di San Marino

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