Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Dario Manzaroli dal titolo “Una decisione presa da Dio”:
“Sono le parole con cui l’ex presidente golpista Donald Trump, ha accolto la discutibile sentenza della corte suprema americana formata da 6 conservatori (di cui 3 nominati proprio da Trump in periodo preelettorale, quando di solito non si eleggono giudici che rimangono in carica a vita ) e 3 progressisti.
Una Corte quindi partigiana, intrisa del più vetero-conservatorismo stantio e distruttivo, non sintesi della società (ampiamente favorevole all’aborto), ma corpuscolo minoritario autoreferente e colpevole di una spaccatura netta della società americana, una delle tante per la verità, ma questa di portata più grave visto la ulteriore evidente discriminazione che crea fra ricchi e poveri e perché frantuma un diritto (per definizione erga omnes) in un optional a macchia di leopardo fra i vari stati americani creando quindi cittadini di serie A e di serie B.
La giustificazione che la Costituzione non prevede il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza è veramente lunare; essendo stata promulgata nel 1789 forse era difficile che lo contemplasse, non trovate? Non essendoci nel 1789 neppure la corrente elettrica, dovrebbero forse essere proibiti anche i televisori, i telefoni, internet, le lampadine e via dicendo in una specie di castroneria suprema.
La destra reazionaria americana è sempre stata apertamente razzista.
Quando l’evoluzione sociale ha reso difficilmente commestibile a livello pubblico un razzismo smaccato ed aggressivo, la destra reazionaria americana e i gruppi religiosi oltranzisti e integralisti che la sostengono hanno lentamente, ma in maniera costante nel corso di un trentennio, sostituito il razzismo con la lotta all’aborto che è diventato il loro cavallo di battaglia.
La donna per gli evangelisti (e se è nera, è un’aggravante ) è sempre una peccatrice e deve partorire nel dolore anche se stuprata, anche se porta in grembo il frutto di un incesto o un feto gravemente malformato. Ostriga che morale: fa concorrenza alla legge del taglione.
Ricordate la favoletta di Adamo ed Eva?
La destra reazionaria americana è ancora ferma lì: Eva la peccatrice, Eva la tentatrice di quel tontolone di Adamo, poco furbo ma non impotente.
Povero il dio di questi clerico–fascisti: crea a sua immagine e somiglianza due che subito disattendono le sue indicazioni e la colpevole principale è ovviamente la donna; diciamocela tutta: non c’era da aspettarsi nulla di buono.
Ma forse Dio è qualche cosa di più alto, un Principio e non un vecchio con la barba bianca; un Principio che con le contorsioni umane c’entra poco e sicuramente non le segue da vicino.
Quindi, caro e sconfitto Donald Trump, lasciamo stare Dio e parliamo di diritti negati e di gravi discriminazioni fra cittadini con l’aborto, d’ora in poi, deciso dai capricci politici di qualche governatore: qui no, lì sì, là forse.
Vomitevole.
Per la cronaca, la stessa corte pochi giorni fa ha riesteso il diritto a possedere armi di qualsiasi tipo e ad imbracciarle in qualsiasi luogo.
Quindi no all’aborto ma sì a quelle armi che sono responsabili di continue stragi di innocenti come le cronache di tutti i giorni ci segnalano: nascere a forza per poi essere ammazzati. Insomma, una bella morale, non c’è che dire!
Una Corte suprema o infima? Decideranno gli americani, ma noi non stiamo a guardare. I diritti non sono conquistati per sempre. Vanno difesi e riattualizzati costantemente”.
Dario Manzaroli