San Marino. Lettera Anonima di insulti e minacce, bersagliata una donna

San Marino. Lettera Anonima di insulti e minacce, bersagliata una donna

Vicenda preoccupante, è la seconda volta che viene fatta oggetto di uno scritto minatorio

ANTONIO FABBRI. Lettera anonima recapitata ad una donna con insulti e minacce. Quanto accaduto assume contorni preoccupanti e inquietanti se si considera che è la seconda volta in poco più di due mesi che la stessa viene fatta bersaglio di uno scritto di questo tenore. Tanto più che la calligrafia appare essere la stessa dell’episodio precedente. Il recapito della prima lettera anonima, risale a marzo di quest’anno. Lo scritto conteneva minacce del tipo “Devono legarti a un albero e lasciarti lì per sempre”.E ancora: “Siamo un gruppo di amici di qui qualcuno ti conosce molto bene. Abbiamo già premesso che in cella non ti possono mettere perché inquini tutto l’ambiente. Lo faremo noi ti aspettiamo fuori del confi- ne, così non inquini la nostra Repubblica. Lo faremo con molta calma. Siamo tutti giovani pertanto il tempo l’abbiamo. Vieni serpente!!!”.

Questa volta, nella lettera arrivata il 13 giungo scorso, spedita come la precedente da San Marino, si legge: “Pezzo di scema abbiamo bisogno di incontrarti fuori territorio, ma vediamo che non esci molto, non vogliamo vederti a San Marino perchè  inquini anche l’aria che respiri. Ti dovrebbero far pagare tutti i tuoi passaggi, che dovresti dare molto, cosi come dicono certi nostri governanti. Guardati allo specchio non sei da galera perché dovrebbero disinfettare tutti i giorni. Ma il modo l’abbiamo noi sicuro. Ma prima o poi ci troveremo. Pezzo di scema!!”

Già la precedente lettera aveva visto la presentazione di una denuncia all’autorità giudiziaria e l’apertura di un fascicolo contro ignoti assegnato al commissario della legge Roberto Battaglino. Quella stessa denuncia è stata dunque integrata con questa ulteriore lettera anonima, anche perché la calligrafia appare la medesima.

“La situazione comincia ad essere preoccupante – afferma Gisella Micheloni destinataria delle due lettere anonime – so che la magistratura sta facendo il suo lavoro e tramite l’avvocato che mi assiste ho sollecitato in questi giorni un maggiore impulso”. Su sospetti verso chi potrebbe avere inviato le lettere anonime, la destinataria non si sbilancia. “Ho dei sospetti, ma li tengo per me e li ho riferiti al magistrato. Per quanto mi riguarda sono impegnata a portare avanti alcune azioni che ritengo di giustizia, da un lato relativamente alla morte di mia madre, il cui anniversario ricorreva proprio il 13 giugno e per questo ricevere questa lettera mi ha addolorato ancora di più; dall’altro per quanto riguarda le cure con medicinali a base di cannabis, che vennero negate a mia madre. Credo che sarebbe davvero grave, e confido che non sia così, se queste intimidazioni dovessero essere legate in qualche modo a queste azioni che è mio diritto e dovere, in memoria di mia mamma, portare avanti”, afferma.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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