San Marino. Libera: “Governo non da’ risposte su nulla. Critiche anche in maggioranza”

San Marino. Libera: “Governo non da’ risposte su nulla. Critiche anche in maggioranza”

Richiamata la posizione del segretario Righi, lo scontro interno con Rete, e l’assenza di progetti su tutto Sanità, colpita da un cataclisma, in particolare

Per Libera il comma sulle crisi bancarie è “l’ennesima dimostrazione della debolezza politica della maggioranza che non è riuscita a fare i conti con gli ultimi vent’anni”, ha detto Luca Boschi. Ma non manca di sottolineare quanto accaduto in comma comunicazioni, sulle prese di posizione di Motus e di Fabio Righi che hanno lamentato immobilismo e hanno visto una posizione critica anche sull’odg di maggioranza.

“E’ stato approvato l’odg della maggioranza che giudichiamo timido sugli anni in cui si è generato quel buco, dal 2000 al 2010 – dice Boschi – periodo che viene censurato timidamente senza censurare i personaggi politici che hanno influenzato quel periodo. La seconda parte, relativa ai tre anni della scorsa legislatura, non è invece timida, ma anzi creativa e fantasiosa. Crediamo che ci siano delle falsità provate e vengano riportate le teorie dei componenti di questa maggioranza, senza che vi sia alcuna base nella relazione e nel lavoro della Commissione”.

Poi Libera, circa la censura sulla vendita dei crediti Delta, rileva come sia singolare che il governo e la maggioranza “attacchino la Bcsm di quel momento… Peccato che sia la stessa di adesso”, rileva Boschi, che aggiunge: “noi confermiamo la nostra fiducia alla Bcsm e ci risulta strano vedere che in un capitolo dove si immagina una cospirazione per abbassare il prezzo di quel pacchetto si dia la responsabilità a questa Banca Centrale.

Allora la maggioranza dica se ha fiducia o no in questa governance. O ha fiducia e lo dice, o no. Il clima in Consiglio – rileva Boschi – ha evidenziato prese di posizione esplicite di due consiglieri di maggioranza, e altri che non si sono ritrovati nell’odg di maggioranza. E’ l’ennesima prova di debolezza politica di questa maggioranza che continua a proporre analisi non veritiere del passato”.

Eva Guidi addita la nascita della “piazza finanziaria, anzi, si è dimostrata una piazzetta per la mancata volontà di rinnovamento e trasparenza. Sono arrivati anche soldi in odore di mafia”. Evidenzia poi come si emerso il “sistema spartitorio; licenze a banchieri che non erano banchieri, non sapevano fare banca, e soldi usati come bancomat per amici degli amici. L’ammontare di Npl già nel 2013 era il 50% del totale dei crediti concessi. Non c’è stata la volontà di un momento di condivisione che doveva portare trasparenza sul passato, proponendo progetti e azioni future, a partire da azioni di responsabilità avviate anche dal precedente governo. Abbiamo proposto anche un atto di trasparenza dei grandi debitori delle banche”, ma nulla. In conclusione “non c’è stata una parte propositiva importante”. Tutto questo “è assolutamente mancato. E’ una grande occasi ne persa per la nostra Repubblica”.

E se Eva Guidi parlava delle letture date alla relazione della commissione come parti di un brutto film, Matteo Ciacci sul piano politico parla di un “film comico”. “E’ innegabile che ci siano state dichiarazioni di esponenti del governo e di maggioranza molto critiche e che ci siano distinguo anche sul tema della scorsa legislatura, su cui fino a poco tempo fa la maggioranza era unita.

Nei corridoi un esponente di Rete ci ha detto che, se fosse coerente, Righi dovrebbe dimettersi. A parte che uno di Rete che parla di coerenza è tutto dire, ma Motus parla di immobilismo, una parte di Rete comincia a prendere posizioni e parla a sua volta di immobilismo, di un governo che non prende decisioni su nulla e ha aggravato situazione dell’Iss”.

E proprio sull’Iss focalizza l’attenzione Ciacci: “Primo punto: trasparenza che non c’è. E’ successo un cataclisma con le dimissioni della Bruschi e le repliche dei direttori: nessuno da parte del governo e della maggioranza ha avuto volontà di chiarire sulle pressioni nella sanità; se è vero che regna il potere politico in ospedale; se è vero che ancora oggi la politica fa fare esami o passaggi di livello senza regole. Tutto questo è stato trattato in totale segretezza, mentre l’Iss non comunica più con la cittadinanza. C’è mancanza di programmazione e soprattutto mancanza di visione. Anche sull’ultimo decreto: ha scontentato tutti, da chi voleva le aperture a chi chiedeva un provvedimento più rigoroso. Si potrà andare avanti in questo modo? Nei prossimi giorni chiameremo a raccolta le forze politiche e chiederemo quello che dice Righi: se il governo è in grado di fare, faccia, altrimenti ne prenda atto”.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 22

 

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