L’Informazione di San Marino, editoriale di Marino Cecchetti: “Abbiamo delle riserve”
MARINO CECCHETTI – Da un comunicato della Segreteria Istituzionale arrivato sul mezzogiorno di giovedì 16 novembre si è appreso della celebrazione del ventennale della creazione del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, programmata per il sabato successivo.
La celebrazione è cominciata il 18 a Palazzo Pubblico con l’udienza degli Ecc.mi Capitani Reggenti nella Sala del Consiglio Grande e Generale. Ed è proseguita nella sede dell’Università degli Studi. Numerosissimi gli interventi lungo la giornata.
Con dispiacere siamo costretti a confermare anche in questa occasione una nostra perplessità sul Collegio Garante per come è nato e si configura. La importantissima e prestigiosa istituzione invece di fornire al nostro piccolo Stato, enclave dell’Italia, una nuova forza rappresentativa e di immagine sulla base dell’unicum che da tantissimi secoli nella penisola costituisce, di fatto si configura come una miniaturizzazione di quanto, nel campo specifico, vige in Italia.
In breve è come se il celeberrimo costituzionalista italiano, politicamente di sinistra, Piero Calamandrei, invitato a metà del secolo scorso dal governo socialcomunista sammarinese a scrivere un testo costituzionale per la nostra Repubblica – dopo aver appena finito di lavorare per quello dell’Italia nata dalla Resistenza – si fosse messo subito qui sul Titano a miniaturizzare quanto fatto poco prima a Roma.
Insomma difetta – come è mancato, a nostro avviso, anche sabato 18 – l’apporto specifico della cultura storico-giuridica propria del nostro Paese. Quella che ha dato la forza e aperto la strada a questa comunità per arrivare dopo 17 secoli allo status di piena sovranità, addirittura – caso unico? – nella condizione, sfavorevolissima, di enclave.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 18