San Marino. L’informazione: “Le tante telefonate della Tomasetti a Celli “espunte” dalle carte”

San Marino. L’informazione: “Le tante telefonate della Tomasetti a Celli “espunte” dalle carte”

Tolte dalla relazione della Pg. “Errore materiale”, la giustificazione Si torna anche sulla fandonia delle chiamate di gruppo

ANTONIO FABBRI. Nell’udienza di ieri del processo a carico di Buriani e Celli – oltre che, in uno dei procedimenti riuniti, di direttore e caporedattore di questo giornale accusati di aver fatto il proprio lavoro pubblicando una notizia – l’attenzione si è focalizzata sui tabulati telefonici, utilizzati come una delle prove principali per dimostrare i rapporti. Dalle domande dell’avvocato Enrico Carattoni è emersa una circostanza molto singolare. Nell’acquisizione dei tabulati telefonici, gli inquirenti avevano richiesto, oltre a quelli di Buriani e Celli, anche quelli di Catia Tomasetti. Poi l’inquirente ha chiesto alla Pg di togliere i tabulati dell’utenza in uso alla Tomasetti, perché non indagata, e di mantenere solo quelli di Buriani e Celli.

Dalla relazione sui tabulati dell’Ispettore Paolo Morri, sentito ieri in udienza, è emerso che in particolare per Celli venivano rappresentate tutte le chiamante in entrata e in uscita dell’utenza dell’ex Segretario alle finanze.

E’ emerso però in udienza che sono state espunte dai tabulati dell’utenza di Celli le numerose chiamate in entrata della Tomasetti a Celli.

L’ispettore Morri ha rappresentato che può essersi trattato di un errore materiale. Sta di fatto che risultano in verità numerose chiamate della presidente di Banca centrale a Celli, ma non elencate nel rapporto. Tra queste anche telefonate significative, come quella di circa un’ora, che era già emersa nell’udienza del primo marzo, fatta dalla Tomasetti a Celli.

La fandonia delle telefonate di gruppo Sempre nell’ambito dell’audizione dell’ispettore Morri che si è occupato dell’esame dei tabulati, è stato chiarito quanto insinuato in una delle precedenti udienze, ovvero che vi fossero state telefonate di gruppo tra più soggetti, in particolare contestando, da parte dell’avvocato Cocco legale di parte civile al testimone Nicola Renzi, di aver fatto una telefonata di gruppo con il Commissario Buriani e un terzo soggetto. Circostanza categoricamente smentita dal testimone.

Nell’udienza di ieri, anche in seguito delle domande dell’avvocato Michela Vecchi all’ispettore Morri – è proprio emerso che non si trattava affatto di chiamata di gruppo, bensì di messaggi, inviati in contemporanea e in automatico per comunicare il cambio di numero telefonico.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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