Il rapporto Titano-Bruxelles andava reimpostato completamente
MARINO CECCHETTI – Martedì scorso il primo degli incontri pubblici San Marino verso l’Europa organizzati da Sums e Università, in vista della conclusione della trattativa per l’Accordo di Associazione della Repubblica alla Unione Europea prevista per la fine del corrente anno.
A fare il punto Michele Chiaruzzi per l’Università e, per la politica, quattro Segretari di Stato agli Esteri: Luca Beccari, in carica, e i tre che lo hanno preceduto: Nicola Renzi, Pasquale Valentini e Antonella Mularoni.
Prima della Mularoni (agli Esteri dal 2008 al 2012) di fatto, nei rapporti con Bruxelles, si era rimasti fermi alla impostazione che aveva portato, nel 1991, all’Accordo di cooperazione e di unione doganale con la Comunità Economica Europea, firmato, per la Repubblica, dal Segretario di Stato agli Esteri Gabriele Gatti.
L’accordo a firma Gatti non è stato mai ritoccato benché ne fosse stata prevista la possibilità (art. 26) nell’arco dei 5 anni successivi alla ratifica dei parlamenti dei singoli Stati. Ratifica completatasi nel 2002. Pertanto dal 2002 al 2007 ci sarebbe stata la possibilità di affrontare subito le criticità emerse fino a quel momento. Si cita per tutte il problematico “T2”, cioè il documento che accompagna le merci all’interno della Ue quando ci sia un passaggio in uno Stato fuori dalle Ue.
Eppure San Marino non ha usufruito della possibilità. Perché?
Fra il 2002 e il 2007 il titolare agli Esteri è cambiato 5 volte: Romeo Morri, Augusto Casali, Fiorenzo Stolfi, Fabio Berardi e ancora Fiorenzo Stolfi. Quest’ultimo, a una nostra osservazione, nel 2007 si ‘giustificò’ dicendo che era stata una scelta, in quanto, a suo parere, il rapporto Titano-Bruxelles andava reimpostato completamente. È il momento.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
