San Marino. Riduzione delle tariffe asili nido, approvato l’emendamento di Repubblica futura

San Marino. Riduzione delle tariffe asili nido, approvato l’emendamento di Repubblica futura

Nel pomeriggio del 20 dicembre il Consiglio Grande e Generale prosegue l’esame degli emendamenti aggiuntivi presentati da Repubblica futura- circa una trentina- partendo dall’Articolo 1 sexies del Bilancio previsionale 2023. Degli emendamenti esaminati nel pomeriggio ne viene approvato uno all’unanimità, concordato con il governo, l’Articolo 1 decies “Riduzione tariffe asili nido secondo figlio”.

Si parte quindi dall’emendamento di Rf aggiuntivo di un articolo 1-sexies “Autonomia energetica”, presentato in mattinata, per chiedere una relazione da parte della Commissione consiliare competente, entro 45 giorni, su un piano esecutivo che “indichi interventi pubblici e privati per incrementare l’autonomia energetica e idrica della Repubblica di San Marino”. Il Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, chiede di respingere l’emendamento perché “lo strumento più appropriato per convocare commissioni rispetto temi specifici da parte del Consiglio è l’Ordine del giorno”. E in ogni caso, “indipendentemente dall’Odg- prosegue- la convocazione della commissione consiliare sarà fatta a breve- assicura- perché per il governo è una priorità dei primi mesi del prossimo anno e condivide l’impostazione di un piano operativo generale”. L’emendamento viene respinto con 19 voti contrari, 11 favorevoli, 1 astenuto e 1 non votante.

Segue l’esame dell’emendamento di RF aggiuntivo di un articolo 1-septies “Aiuti alle famiglie su bollette”, presentato perché “non c’è niente in Finanziaria per sostenere le famiglie sammarinesi a fare fronte al caro bollette”, spiega Andrea Zafferani. Così, “alla luce degli aumenti recentemente deliberati- prosegue- in pratica i cittadini fanno da bancomat all’Azienda dei servizi, pagando una tariffa almeno del 25% superiore rispetto al costo medio reale che l’Azienda sostiene, per effetto del contratto finanziario che non stiamo sfruttando e lo riteniamo non accettabile”. In questa direzione va la proposta con cui “chiediamo una sorta di ristoro, che il 90% di questo extra gettito per l’Azienda venga riversato sui cittadini, riducendo le bollette”.

Nel dibattito sull’emendamento, interviene anche il Segretario di Stato per l’Industria Fabio Righi, sottolineando come anche il tema del caro-bollette riporti alla necessità di realizzare una produzione di energia interna.“Rispetto a questa pianificazione noi possiamo giocare una partita unica nel suo genere- assicura- è un tema centrale sia per gli investimenti esteri, sia per gli obiettivi che il sistema internazionale si è dato, le soluzioni che vengono date possono essere veri e propri volani di sviluppo e interventi di sistema Paese, da non sottovalutare”. Il Sds Righi cita quindi l’esempio di chi può essere interessato a investire a San Marino “per mettere a terra la prima comunità energetica nazionale”.

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