San Marino. Rotonda Tavolucci: “Bloccate quel progetto, è un’oscenità”

San Marino. Rotonda Tavolucci: “Bloccate quel progetto, è un’oscenità”

Rotonda Tavolucci: “Bloccate quel progetto, è un’oscenità”

La protesta dei residenti sulla rotonda che dovrà nascere ai Tavolucci sulla superstrada all’incrocio con Via Calintufo, arriva anche in aula, dove è motivo di scontro politico. Scontro nel quale si mette in chiaro che, se è vero che anche nella precedente legislatura il progetto c’era, è altrettanto veroche venne bloccato perché non ritenuto adeguato. Lo ha affermato in aula Alessandro Bevitori di Libera “Quel progetto è stato bloccato la scorsa legislatura, perché così non ha senso. Quel progetto non sta né in cielo né in terra. Ci sono passaggi pedonali dove un pedone deve attraversare sei corsie”.

E in effetti la cosa era stata rilevata anche dai cittadini, che non sono pregiudizialmente contrari al progetto, ma sottolineano anche: “avrebbe senso se si abbattessero meno alberi e se ci fosse poi un sottopasso o un sovrappasso per i pedoni”.

Il progetto, insomma, pare assurdo. “Se vogliamo parlare di strade sicure – aggiunge Bevitori in Consiglio – possiamo chiudere quel passaggio, se deve essere costruito un obbrobrio del genere. Però, non prendiamo per i fondelli le persone dicendo, come fa il Segretario Canti, che il progetto c’era fin dalla scorsa legislatura. Di progetti, anche validi, ne avete bloccati tanti. Questo progetto non va bene e bisogna fermarlo. Ci sono tantissime altre soluzioni per salvare gli alberi, per salvare quella zona sportiva. Questo progetto è osceno. Mi rivolgo alla maggioranza – fa appello Bevitori – guardate veramente questo progetto, perché così è una oscenità”.

Gli fa eco, sempre da Libera, Michele Muratori. “Da tempo – dice – anche noi per la sicurezza stradale chiediamo tante cose: la sistemazione dei guard-rail che non sono a norma e sono pericolosi, oltre che bruttissimi e indecorosi e non sono certo un bel biglietto da visita. E quando si comincia a parlare di strade sicure, mi sarei aspettato si intervenisse su questo aspetto. Ci ritroviamo invece con un progetto, se esiste e se non è una boutade, discutibile. Chiedo se dovevamo iniziare proprio da quella rotonda. Poi c’è anche un fattore di coerenza politica.

Il Segretario Canti nella scorsa legislature era particolarmente acceso e attivo quando si doveva installare in uno stabile pubblico un ascensore che comportava l’abbattimento di un pino marittimo, in Città. Il Segretario Canti aveva fatto barricate con tanto di sit-in e proteste vigorose. Da questo punto di vista non si può avere un ambientalismo a fasi alterne. Se quella volta un solo albero ha visto le barricate del segretario Canti e del suo partito, adesso quanti alberi vengono inutilmente abbattuti?”

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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