San Marino. Un progetto di legge della segreteria Finanze per l’emissione di nuovi titoli del debito pubblico

San Marino. Un progetto di legge della segreteria Finanze per l’emissione di nuovi titoli del debito pubblico

Progetto di legge per l’emissione di nuovi titoli del debito pubblico. È stato depositato lo scorso 29 luglio dalla segreteria di Stato alle Finanze

ANTONIO FABBRI  – Il titolo del progetto di legge, depositato dalla segreteria di Stato alle Finanze lo scorso 29 luglio, è “Disposizioni in materia di emissioni di titoli della Repubblica di San Marino”. E, nella sostanza, è una nuova normativa per dare “mano libera” sul debito, o meglio facilitare l’emissione di titoli del debito pubblico demandando al Congresso di Stato la definizione di appositi regolamenti per l’emissione dei titoli che sono in capo all’Eccellentissima Camera. Il provvedimento, nelle intenzioni della Segreteria, renderà più snella l’emissione, sulla base di un tetto massimo annuo da stabilire nella Legge di bilancio approvata in Consiglio.

Debito pubblico che potrà essere emesso praticamente per tutto: dalle infrastrutture, agli investimenti, ma anche per la liquidità e per coprire la spesa corrente. Oltre che per coprire debito già contratto, ovvero fare fronte a mutui già in essere; insomma anche la possibilità di fare debito per coprire debito.

La nuova normativa certifica, se ce ne fosse ancora bisogno, che allo Stato servono risorse, e per poter emettere titoli del debito pubblico in maniera veloce, accentra la potestà regolamentare sull’emissione dei titoli nelle mani del governo. Dunque si istituzionalizza con una legge ad hoc quello che, nella sostanza, è stato fatto fino ad ora di volta in volta con le recenti emissioni. In più, la nuova legge, prevede, per rendere appetibili i titoli del debito pubblico sammarinese, che gli interessi percepiti siano esentasse. Esenti dalla tassazione sammarinese.

Così spiega la relazione, firmata dal Segretario Marco Gatti, allegata al progetto di legge che attende la calendarizzazione in Consiglio: “E’ stata predisposta una normativa che da una parte conserva le competenze politiche connesse ai vincoli annuali di emissione; dall’altra inserisce delle nuove prassi tecniche per semplificare l’iter amministrativo di emissione di titoli del debito pubblico, così da rendere il processo più efficiente e rispondente alle tempistiche richieste dai mercati finanziari internazionali”.

La normativa, introduce la possibilità di ricorrere ai mercati internazionali, ancora non prevista per legge, ma, si diceva, anche di utilizzare le risorse per la spesa corrente.

Spiega la relazione del Segretario Gatti al progetto di legge che “si propone di introdurre la possibilità di utilizzare i proventi delle emissioni di titoli del debito pubblico e le risorse rivenienti dalle operazioni di rifinanziamento di precedenti mutui o prestiti, sia per spese correnti che per investimenti di qualsiasi natura”.

La nuova norma prevede anche l’introduzione di operazioni con strumenti finanziari derivati. Spiega sempre la relazione: “viene introdotta la possibilità di concludere operazioni con strumenti finanziari derivati connessi alle emissioni di titoli del debito pubblico, utile in particolar modo alla copertura del rischio di tasso che si affronta con emissioni a tasso variabile. Anche in questo caso, viene previsto il supporto del Direttore della Finanza Pubblica all a Segreteria Finanze per poter concludere le suddette operazioni”.

Ora, viene da chiedersi, nonostante la normativa richiami anche la applicabilità di leggi e fori di altri stati e mercati finanziari internazionali, come sia gestibile questo quadro per un paese che non ha una borsa, ma tant’è… Lo chiariranno probabilmente a tempo debito la Segreteria alle finanze e Banca Centrale che in una normativa di questo tipo non potrà non avere voce in capitolo.

C’è poi un altro elemento interessante nella normativa proposta: “l’introduzione di alcuni profili fiscali, così da rendere più attrattivi i titoli di debito pubblico della Repubblica di San Marino, nonché per semplificare i rapporti con i soggetti incaricati per le attività connesse alle emissioni di titoli sui mercati internazionali”. E cosa sono questi profili fiscali? In sostanza la totale esenzione fiscale sugli interessi, sui compensi, sui documenti. Prevede infatti l’articolo 17 della legge proposta che

“1. I percettori degli interessi e degli altri proventi relativi ai titoli emessi dalla Repubblica di San Marino sono esenti da qualsiasi ritenuta, imposta, tassa o tributo previsti dalle leggi della Repubblica di San Marino.

2. I compensi dovuti ai soggetti incaricati dello svolgimento di attività connesse ovvero strumentali all’emissione di titoli della Repubblica di San Marino , quando sono collocati sul mercati internazionali, sono esenti da ogni imposta, tassa o tributo previsti dalle leggi della Repubblica di San Marino.

3. Tutti i documenti e gli atti connessi ovvero relativi alle emissioni di titoli della Repubblica di San Marino, sono esenti da ogni imposta, tassa o tributo previsti dalle leggi della Repubblica di San Marino”.

Titoli del debito pubblico totalmente esentasse, dunque.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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