Sanzioni da San Marino alla Russia, Beccari: “Forse non ci saranno per nulla situazioni di applicazione concreta”

Sanzioni da San Marino alla Russia, Beccari: “Forse non ci saranno per nulla situazioni di applicazione concreta”

L’adozione da parte di San Marino di sanzioni nei confronti della Russia ha tenuto banco nella seduta di ieri della Commissione consiliare Affari Esteri.

Il Segretario di Stato Luca Beccari ha spiegato in aula che le sanzioni “non sono contro il popolo russo, ma contro persone inserite nelle liste formate dall’Ue e che vanno a colpire beni e fondi eventualmente presenti a San Marino, ma andrà verificato se ci sono beni e fondi riconducibili a nomi che appartengono a quelle liste.”

La previsione di Beccari è che “a San Marino non ci saranno tante situazioni, o forse non ci saranno per nulla situazioni di applicazione concreta, ma non è possibile escluderlo in questa fase”.

“Il governo – ha spiegato ancora il Segretario – ritiene sia una direzione che è sicuramente innovativa per San Marino, rispetto la sua storia passata di neutralità più marcata. L’attuale contesto internazionale e l’attuale diversa articolazione delle relazioni fra Stati non permettono più di prendere posizioni totalmente distaccate. Solo il fatto che oggi San Marino è interconnesso a una realtà come l’Ue ci porta anche solo indirettamente a dover prendere contezza delle sanzioni”.
Quindi ha replicato a chi ha criticato la scelta del Titano di aderire alle sanzioni: “Mi stupisce che da una parte noi andiamo nella comunità internazionale con la bandiera dello Stato neutrale e che difende dei principi, però poi di fronte a quei principi rischiamo di essere in contraddizione se pensiamo che esprimere una posizione diversa da una mera neutralità possa precluderci delle possibilità. È sbagliato. Se noi oggi fossimo associati all’Ue, o fossimo persino un Paese membro, quale sarebbe stata la nostra autonomia?”.
Ed è con l’Europa che Beccari conta di “usare” questa scelta politica: “A certi interlocutori diamo anche un’altra dimostrazione: noi ci siamo anche quando mettiamo dei panni scomodi. E questo lo faremo pesare con l’Ue”.
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