Rassegna stampa – Aveva dato informazioni alla camorra. Tar: giusta la sospensione dell’ispettore. In servizio alla Questura di Rimini. Gli accessi illegali erano stati scoperti dai carabinieri del Ros
ENRICO CHIAVEGATTI – Era stato sospeso per un mese dal servizio dopo essere stato indagato per aver consultato arbitrariamente la banca dati del Viminale e consegnato le informazioni prese su un promotore finanziario riminese in odor di camorra a un investigatore privato. Ecco perché quando il Tribunale di Rimini lo ha assolto, non soddisfatto del risultato ottenuto tutt’altro che scontato, ha deciso anche se già in pensione, di presentare ricorso al Tar dell’Emilia Romagna per ottenere il reintegro e lo stipendio di quel mese in cui non aveva potuto mettere piede alla Questura di Rimini. Ricorso presentato attraverso l’avvocato Mariangela Rau del Foro di Reggio Calabria bocciato perché ritenuto inammissibile la scorsa settimana dai giudici amministrativi del capoluogo regionale. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna