San Marino. Processo Gatti-Galassi, ascoltati i testimoni della vicenda Wonderfood

San Marino. Processo Gatti-Galassi, ascoltati i testimoni della vicenda Wonderfood

Ripreso ieri, davanti al giudice Simon Luca Morsiani, il processo per riciclaggio a carico degli ex segretari di Stato Gabriele Gatti e Clelio Galassi.

ANTONIO FABBRI –  Sono stati ascoltati i testimoni relativi alla vicenda della dazione di denaro ruotata attorno alla operazione della nuova sede della Wonderfood a Rovereta. I fatti risalgono ai primi anni 2000.
a ricostruire l’accaduto nelle loro testimonianze i fratelli Paolo e Stefano Valli. I testimoni hanno dato conto che
all’epoca la Wonderfood era alla disperata ricerca di una nuova e più ampia sede in ragione dell’aumentato giro
di affari dell’azienda che necessitava di spazi più ampi.

Dopo essersi rivolti a diverse Segreterie di Stato si era prospettata la possibilità di acquisire la sede della Polichem (società della quale era presidente del Cda Marino Grandoni e che a Rovereta aveva un’area ampia e già utilizzata a fini produttivi). La proprietà di Polichem, nella persona del dott. Musso di Milano, si era parallelamente rivolta all’allora segretario generale dell’Anis, Carlo Giorgi, perché gli trovasse un acquirente. Giorgi si rivolse in primis all’architetto Luigi Moretti. Fu quest’ultimo a proporre ai Valli l’acquisto dello stabile di Polichem che avvenne, però, non come semplice operazione immobiliare, bensì attraverso l’acquisizione delle azioni al portatore della società anonima cui apparteneva l’immobile.

Una operazione da 12 miliardi di vecchie lire cui se ne aggiunsero altri 2 e mezzo, per complessivi 14 miliardi e 500 milioni di lire. Una parte di questi finì a Carlo Giorgi, per circa 700milioni di lire come compenso per la mediazione, e, secondo l’accusa, una parte fini tramite libretti al portatore, a Gabriele Gatti. Denari che per l’accusa si configurano come dazione illecita. Tesi contestata dalla difesa.

Di qui comunque l’accusa di riciclaggio inerente a questo capo di imputazione. Alla domanda del Procuratore del fisco Giorgia Ugolini se si fosse trattato di una tangente, Stefano Valli, ha risposto: “Non so se si possa definire così, ma quando entrano alcune persone che non sono nell’iter dell’operazione e servono per arrivare all’obiettivo… c’è qualcosa di torbido se dovevano essere coinvolte delle persone, non coinvolte nell’iter, per raggiungere l’obiettivo”.

La prossima udienza è fissata per il 27 aprile.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giornodopo 

 

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