Des a San Marino, Zanotti e Morganti di Libera rimangono contrari

Des a San Marino, Zanotti e Morganti di Libera rimangono contrari

Des, in Commissione Territorio ed Esteri i prodromi dello scontro

La questione del Des, il distretto economico speciale, ha tenuto banco anche nel comma comunicazioni della Commissione Territorio. Il tema, d’altra parte, riguarda sia gli esteri, con al concessione delle residenze fiscali, sia il territorio, con l’assegnazione ingestioni di aree significative del territorio dal punto di vista turistico-paesaggistico. Questo nonostante il progetto di legge sul Des sia stato assegnato in discussione alla Commissione finanze e bilancio, dato che il nodo centrale del progetto di legge è la fisclaità agevolata delle attività economiche legate al Des.

Sta di fatto che venerdì, in commissione Territorio, il tema è tornato fuori in Comma comunicazioni. “Approfittiamo anche di questo comma comunicazioni – ha detto Guerrino Zanotti di Libera – per affrontare il tema centrale, quello della convocazione della Commissione III per discutere del progetto di legge del Des. Una commissione che arriva a distanza di due mesi dalla prima lettura di un progetto fortemente criticato da Libera che sostiene sia impresentabile e che dà una immagine della maggioranza assolutamente spaccata su quello che sono gli argomenti principali della politica di un governo, ovvero lo sviluppo economico Il governo non è in grado di esprimere nessun progetto concreto di sviluppo e non tiene conto di quello che è attualmente il tessuto economico della Repubblica di San Marino, fatta di migliaia di piccole-medie imprese che costituiscono l’economia reale che ogni Paese dovrebbe incentivare a aiutare a crescere, in un momento nel quale purtroppo le condizioni generali e delle famiglie sono in discesa e rischiamo di affrontare un periodo di difficoltà grosso. Invece questa maggioranza e questo governo hanno voluto portare in Commissione, in sede referente, un Pdl che non solo vede la politica spaccata, ma in particolare le forze sociali e le categorie imprenditoriali,fortemente critiche, se non completamente contrarie a un progetto che non disegna un futuro positivo per la Repubblica.

“È un pdl che si è cucito addosso da solo l’imprenditore spagnolo che è venuto dai nostri segretari di Stato a chiedere di fargli questo favore, di costruirgli un Distretto economico speciale a sua immagine e somiglianza. Quindi sarà il Deus ex machina di tutte le politiche di attrazione delle imprese che da fuori, unicamente sotto la sua gestione, vorranno avviare un’attività a San Marino in tutti i settori, tranne quello produttivo, e che entreranno in concorrenza con imprese che operano già all’interno del nostro territorio e che purtroppo, anche volessero investire, non potranno accedere a questo distretto economico perché hanno la colpa di operare già a San Marino da tempo.

Poi c’è tutta la questione legata alle residenze fiscali non domiciliate e siamo tutto convinti di cosa significherà nel rapporto con l’Europa, con cui il negoziato per l’accordo di associazione sembra alla stretta finale per la firma, e noi nel bel mezzo di questo accordo andiamo ad inserire un elemento così di rottura che certamente non sarà un bel biglietto da visita con l’Ue. L’Europa avrà sicuramente da dire la sua rispetto a questo scellerato Pdl. Detto questo ci apprestiamo a una commissione Finanze in cui si discute questo Pdl senza che vi sia stato, dalla prima lettura, il minimo confronto né con le parti politiche, e ne sono convinto anche in maggioranza, e neanche con le parti sociali. E’ un segno di debolezza, più si è deboli, più si evita il confronto”.

Sull’aspetto specifico del territorio punta l’attenzione Andrea Zafferani di Repubblica futura: “Parlo dalla prospettiva della commissione Territorio: ieri in commissioni Esteri avevo fatto domande sulla compatibilità con i rapporti Ue, oggi mi riferisco anche io al tema del “Tiro a Volo di Murata”. Siamo al punto dell’apertura delle buste per l’assegnazione dell’area. Quali sono le aree che avete destinato al Des per la realizzazione delle infrastrutture turistiche? Chiaramente, l’area del tiro a volo è una delle aree più pregiate per quel tipo di strutture, quali sono le altre aree? Non è mai stato esplicitato questo elenco, ma penso sia importante per i commissari della Commissione Finanze che dovranno decidere su quel tema”.

Gli interventi sul Des erano iniziati il giorno prima in commissione esteri, con Matteo Zeppa di Rete che ha fortemente criticato la convocazione della Commissione finanze con all’odg il Pdl, senza confronto con partiti e parti sociali.

Poi Giuseppe Maria Morganti, di Libera ha ribadito una posizione già espressa anche in occasione della prima lettura del progetto di legge: “Con il Pdl si mettono grosse fette del Paese in mano di un soggetto terzo e immagino il governo poterà forti cambiamenti al testo perché, così presentato, è una oscenità. Ma anche se fosse riformato, l’approfondimento con le forze politiche e soprattutto con le forze sociali ritengo vada fatto fino in fondo. Tre cose quindi: 1) completa modifica di un testo ignobile, 2) forze sociali e politiche si rendano conto dove si vuole portare il Paese, 3) non può essere esclusa la Commissione consiliare Affari esteri dalla discussione sul Pdl perché riguarda le residenze che sono sua competenza”.

Anche Nicola Renzi di Repubblica futura in Commissione esteri è intervenuto sull’argomento ragionare sul sistema di Des siamo disponibili anche domani, ma permangono grossi dubbi sulle tipologie di residenze che hanno finalità fiscali. Secondo me, per noi è cosa pericolosa. Ma se dall’Ue e dall’Italia – e non sveliamo segreti- ci hanno detto che è un testo che possiamo adottare tranquillamente, benissimo. E se è così, noi a un Segretario di Stato crediamo. Però vogliamo vedere i documenti che attestano che non si tratta di un progetto distorsivo. Si è voluto fare questo Des e imprimere un’accelerazione, non capisco il perché, ma sono convinto sia comunque un atto di chiarezza. Si affronti perciò questo Des e si vedrà chi lo vota e chi non lo vota. Non cito il parere che un altro consigliere di Rete aveva dato in Aula consigliare, ma io sono più vicino al parere di Zeppa”, ha concluso.

Prodromi di una discussione, dunque, che entrerà nel vivo con l’esame del progetto di legge nella commissione finanze e, probabilmente con ancora maggiori tensioni, in Consiglio grande e generale quando approderà in seconda lettura.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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