L’Informazione di San Marino: “Il Des rischia di diventare un calvario per la maggioranza”

L’Informazione di San Marino: “Il Des rischia di diventare un calvario per la maggioranza”

Nell’uovo di Pasqua la sorpresa del Des rischia di diventare un calvario per la maggioranza. Zeppa contro la convocazione frettolosa della Commissione Finanze: “Passo azzardato”. Ignorate richieste di confronto dei sindacati

La domanda non può che nascere spontanea: il fatto che Enrique Banuelos de Castro sia stato notato lunedì sul Titano, c’entra qualcosa con la convocazione della Commissione finanze per la prossima settimana e l’accelerazione sul Des, il Distretto economico speciale che in quella Commissione entrerà per la discussione? Certo è che questa convocazione “improvvisa” ha colto di sorpresa soprattutto esponenti della maggioranza tanto da rintuzzare il fuoco che covava sotto la cenere delle profonde perplessità sul Des che ci sono nella maggioranza. E la questione emerge nel comma comunicazioni della Commissione Esteri di ieri. Ad accendere la miccia è Matteo Zeppa di Rete, ma a quanto si sa ci sarebbero parecchie perplessità anche in casa democristiana, dove soprattutto nella base si guarda con diffidenza al distretto economico speciale, e, come è stato più di una volta esplicitato, da parte di Domani Motus Liberi.

Così a tenere banco nel dibattito del comma comunicazioni è stata appunto la convocazione, prevista per la prossima settimana, della Commissione consiliare Finanze che all’ordine del giorno prevede l’esame del Progetto di Legge sul Des. Dalla stessa maggioranza, Gian Matteo Zeppa di Rete, boccia la convocazione come “passo azzardato”, critica la mancanza di un confronto preventivo sul provvedimento con i sindacati e condivide la preoccupazione sollevate dai commissari di opposizione rispetto al tema delle residenze fiscali e a come potrebbe essere accolto il progetto dall’Ue, in sede di negoziato. “Avendo visto la convocazione della Commissione Finanze, in cui verrà trattato il Pdl sul Distretto economico speciale, pongo – mal volentieri – riflessioni sulla metodologia. Un mese fa – dice Zeppa – tutti i consiglieri hanno avuto una mail delle sigle sindacali per chiedere un approfondimento sul Des. A un mese di distanza non c’è stato un incontro organizzato da parte del Congresso di Stato con queste parti ‘intermedie’, che sono quelle che giustamente pongono all’attenzione dell’intera Aula, alcune latitanze. In primis la latitanza del dialogo: c’è stato lo sciopero e ci sono state richieste su diversi temi, tra cui l’approfondimento sul Des. Richiesta che faccio mia totalmente.

Anche a fronte di un negoziato con l’Ue, credo che 1) a un mese di distanza dalle richieste, e 2) in virtù del fatto che potrebbe rappresentare un cambiamento epocale, mi chiedo quale sia l’idea del Congresso nel portare in sede referente questo Pdl che dalla scorsa Finanziaria non è stato più approfondito, malgrado le discussioni e le polemiche. Non credo sia stato opportuno convocare e inserire questa cosa nell’odg della Commissione, non solo perché maggioranza e minoranza non sono a conoscenza di sviluppi, ma anche perché non sono stati aperti tavoli con chi chiede approfondimenti da un mese. E’ una questione di metodo su una cosa non residuale, che va a creare un sacco di difficoltà a chi dovrà subire una legge del genere. In comma segreto è stata posta l’attenzione anche a una questione emersa nella Commissione contro le infiltrazioni malavitose, ovvero c’è una questione di controlli che devono essere inseriti. Visto che all’interno del negoziato per forza dovrà essere approfondito anche questo Pdl, che diventerà legge, presumo nella seduta consiliare di aprile-maggio, non credo sia stata una mossa geniale inserire in commissione questo tema, soprattutto in merito ai controlli. E’ stato un passo azzardato e deve avere una spiegazione”, dice Zeppa. Prima di lui il problema era stato posto anche da Andrea Zafferani di Repubblica Futura, in particolare sul nodo delle residenze fiscali, evidenziate come problematiche anche da Nicola Renzi il quale ha aggiunto: “L’intervento di Zeppa è un intervento politico che non può passare in cavalleria. Il discorso di ‘mister preferenza’ in questo Consiglio, nonché esponente di spicco di Rete, ci dice che è molto contrariato alla convocazione della Commissione Finanze”.

Giuseppe Morganti di Libera quanto al Des parla di progetto di legge che “è un’oscenità”.

Poi replica il segretario Beccari e assicura che con l’Unione Europea “la materia fiscale non è oggetto di negoziato”, per cui “non vedo perché San Marino deve sottoporre a livello preventivo una misura fiscale”. Mentre “sul fronte delle residenze, l’Ue ci pone un problema di residenze in senso stretto, ovvero residenze permanenti, non su periodi temporanei di dimora che non maturano neanche requisiti per la residenza ordinaria”. Il Sds Beccari “bacchetta” quindi la politica che si approccia a progetti di investimento con un “atteggiamento incredibile”. “Non stiamo parlando di mettere in mano a una persona servizi essenziali del paese – dichiara- ma di creare un contenitore per l’attrazione di investimenti che io, da quando sono nato, non vedo a San Marino in certi settori”.

Resta il fatto che nell’uovo di Pasqua, maggioranza, opposizione e parti sociali si trovano la sorpresa del Des che, di certo, farà discutere nei prossimi giorni. (…)

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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