“Essere valutati non piace a nessuno. Però è necessario perché grazie alla valutazione, una corretta valutazione scevra dal clientelismo, possiamo effettivamente permettere di fare carriera a quelle che sono le persone meritevoli”.
Così il segretario agli Affari Interni Gian Nicola Berti respinge le critiche, piovute soprattutto dal mondo della scuola, sul rinnovo del contratto pubblico a San Marino ed in particolare sull’allegato 2. Un contratto e un allegato in cui l’obiettivo è “finalmente introdurre la meritocrazia nella pubblica amministrazione a tutti i livelli, non soltanto a livelli di dirigenziali”.
Berti, intervenuto durante una conferenza stampa del proprio partito Alleanza Riformista, si dice rammaricato per le polemiche sollevate da diversi insegnanti: “Ho letto falsità vergognose, come quella che non è considerato il periodo di malattia o di maternità per la stabilizzazione? È una falsità vergognosa perché la legge generale prevede già che se tu sei in maternità o sei in malattia, hai diritto agli avanzamenti di carriera. Quindi chi ha raccontato queste cose è perché semplicemente o in malafede o ignorante.
Se noi pensiamo che oggi, per poter andare in ruolo come insegnante, si deve attendere una stabilizzazione e quindi attendere la discrezionalità della politica che promuove tutti a prescindere dal merito, evidentemente ci rendiamo conto che forse lo status attuale è qualche secolo addietro. Invece l’allegato 2 poteva essere un salto di qualità, nel senso di una capacità di essere conformi a quelle che sono le regole europee, dove non è più la politica che decide chi viene assunto ma è il merito della persona, il merito degli insegnanti. Io sono stanco di sentire genitori che iscrivono i figli e dicono: “però, per cortesia, non inserite mio figlio in quella classe, in quella sezione, perché lì c’è quell’insegnante”.
Per il Segretario “possiamo permetterci di dare maggiori retribuzioni a quelle che effettivamente sono persone più meritevoli. E quelli che non sono così non avranno altra possibilità che cercare di uniformarsi ad esse per migliorare il proprio status lavorativo”.
Il bicchiere resta comunque mezzo pieno: “Una delle potenziali risorse di San Marino è la pubblica amministrazione – dice Berti – Quello che però bisogna cercare di fare è, soprattutto per chi è un pochettino più vecchio, tornare a standard qualitativi di risposta alla cittadinanza, che siano in linea effettivamente con tutti gli altri paesi del mondo e con quella che è anche la nostra storia”.
Contratto Pa a parte, uno dei grandi obiettivi di fine legislatura è l’accordo di associazione di San Marino all’Europa. “È un passaggio che riteniamo fondamentale – spiega Rossano Fabbri – affinché naturalmente la Repubblica di San Marino trovi un quadro d’insieme che possa fare in modo che ci sia una piena integrazione delle istituzioni sammarinesi, dei propri cittadini e delle proprie imprese”.
“Quella europea è una sfida epocale per San Marino – aggiunge Berti – perché dovrà rapportarsi alla pari con gli altri paesi del continente. Questo implica che occorre pensare a valorizzare i nostri mezzi, le nostre capacità. Vogliamo responsabilizzare il nostro paese: essere piccoli è bello ma devi essere migliore degli altri per compensare i limiti. Per questo occorre lavorare sui nostri deficit. In questo senso una delle nostre risorse è la Pa anche se spesso viene considerata un peso. L’obiettivo è tornare a standard qualitativi in cui si riesce sempre, in tempi celeri, a dare risposte ai cittadini”.
Spazio anche agli aspetti più politici. “Alleanza Riformista sta ricevendo davvero tante adesioni – ha raccontato Giorgio Felici – specie di giovani, che vogliono dare il proprio contributo in maniera concreta. Vogliamo dare una prospettiva politica molto trasparente, nel paese e nella maggioranza di governo. Le culture e le esperienze politiche che hanno fatto nascere questa maggioranza, non solo nel 2019 ma più recentemente nel 2023, devono in qualche modo dare una conferma al quadro politico generale di quello che è in grado di quello che è capace di fare.
L’assemblea degli aderenti di fine ottobre ha dato mandato a Rossano Fabbri e Gian Nicola Berti di guidare il partito fino al congresso che si svolgerà nei primi mesi del 2024 e metterà in luce le persone che si sono impegnate e si vogliono impegnare su questo, su questo progetto. Nello stesso tempo si è nominato un ufficio politico di persone, di donne e di uomini che si stanno impegnando quotidianamente e stanno cercando di dare linfa e di dare calore alla nuova sede in via del Bando”.
Infine una frecciata al matrimonio annunciato tra Libera e Partito socialista. “Ben vengano operazioni politiche di semplificazione, a patto però che ci sia una convergenza di vedute, una convergenza di idee su temi nevralgici, come ad esempio sull’associazione con l’Ue. Altrimenti è aperta la campagna elettorale e raccogliamo su tutti quelli che capitano pur di far numero. Poi basta leggere i giornali di un mese e mezzo fa. Il Ps parlava di accordi fatti sull’aggregazione socialista e oggi sono qui ad allearsi con altre forze politiche. Qualche domanda da singolo cittadino me la faccio. Ma queste sono mie considerazioni del tutto personali”.
digià