Caro bollette a San Marino, l’Autorità per l’Energia: “Decideremo in piena autonomia”

Caro bollette a San Marino, l’Autorità per l’Energia: “Decideremo in piena autonomia”

L’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia rivendica la propria autonomia dopo le notizie degli ultimi giorni e annuncia che la decisione sui rincari delle bollette avverrà entro il 14 novembre.

È questa la sintesi dell’ultimo comunicato dell’Autorità guidata da Marco Affronte che parla di “possibili modifiche delle tariffe per energia elettrica e gas” e di come le ultime notizie e prese di posizione “possono avere creato confusione e incertezza nei cittadini sammarinesi”.

Innanzitutto l’Autorità rivendica che, a norma di legge, opera “in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione nelle funzioni di regolazione e di controllo dei settori dei servizi pubblici […] anche tenuto conto degli orientamenti ed indirizzi determinati dal Congresso di Stato in ordine alle politiche tariffare”. È la risposta indiretta al Segretario di Stato Lonfernini e ai vertici di Aass che in conferenza stampa prima e in Commissione poi hanno parlato di aumenti sulle bollette come cosa fatta.

Invece, ricorda l’Autorità, le delibere in materia tariffaria vengono “elaborate in piena autonomia” in risposta “alle richieste di A.A.S.S. e vengono prodotte nei termini di 30 giorni dalla data della richiesta, nei tempi e nei modi che l’Autorità ritiene più opportuni. Allo stato attuale è attiva una richiesta di A.A.S.S. datata 14 ottobre 2022, alla quale sarà dato seguito con una delibera dell’Autorità, nelle modalità sopra indicate”. Vuol dire che l’Autorità deciderà entro il 14 novembre, e non per forza prima come era stato ventilato nei giorni scorsi.

E sottolinea che deciderà tenendo conto, “nelle modalità che riterrà più opportune, di quanto emerso dall’audizione in Commissione Finanze di venerdì 28 ottobre – alla quale peraltro non è stata invitata, così come terrà conto di quanto emerso nella riunione di maggioranza del 31 ottobre, alla quale ha partecipato assieme ad A.A.S.S”.

Poi respinge l’idea di aumenti concordati con altre autorità: “L’eventuale emissione di nuove tariffe – scrivono Affronte, Marco De Luigi e Marco Silvagni – non nasce da nessuna concertazione, né con A.A.S.S., né con le Segreterie di Stato. Semplicemente, come già ricordato, l’Autorità risponde a richieste di A.A.S.S. – anche con richieste di integrazioni di dati e informazioni, e anche con riunioni di tipo tecnico – e ascolta e valuta le indicazioni eventualmente derivanti dalla politica”. 

Infine la stoccata: “Sarà premura dell’Autorità deliberare quanto prima, ma con i tempi necessari a definire al meglio ogni propria decisione, essendo consapevole dell’incertezza sul tema, nel paese, anche a causa di numeri e percentuali che sono circolati, e che non avevano ragione di essere”. A parlare di numeri e percentuali era stato prima il Segretario Lonfernini in conferenza stampa, seguito da Repubblica futura che ha citato le parole di Lonfernini in Commissione.

 

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