Caso Berti a San Marino, Rete: “Siamo di fronte al ritorno di dinamiche distorsive sul voto estero”

Caso Berti a San Marino, Rete: “Siamo di fronte al ritorno di dinamiche distorsive sul voto estero”

Rassegna stampa – Rete: “Blitz introduce dinamiche distorsive sul voto estero”. Additato Berti: “Chi dovrebbe far rispettare le leggi è il primo che non le rispetta”

ANTONIO FABBRI – “Un segretario di Stato che, nelle ‘varie ed eventuali’ della riunione della Commissione elettorale, propone che siano i consoli a rilasciare un documento di identità alternativo per poter votare, compito che è invece spetta per legge all’Ufficio di Stato Civile: un vero e proprio blitz”. Così Marianna Bucci di Rete esordisce nel denunciare quanto accaduto nella Commissione elettorale con la proposta del segretario Gian Nicola Berti.

“L’identificazione dell’elettore – prosegue Marianna Bucci – non è una banalità. Si pone un problema di attacco alla democrazia. Inaccettabile che vengano fatte queste proposte da parte di un Segretario agli Interni che dovrebbe essere il garante del corretto svolgimento delle consultazioni elettorali, mentre questa situazione rischia di gettare un ombra su intero processo elettorale se si dovesse concretizzare così come è stata prospettata”.

Le fa eco Gian Luigi Macina: “Le elezioni sono il momento più importante della vita di un paese. Impatta fortemente nella vita della comunità, per questo le elezioni non possono essere sporcate da atteggiamenti di questo genere, perché si rischia di mettere in crisi il rapporto tra cittadino e istituzioni.

Più volte abbiamo richiamato aspetti disinvolti relativamente al rispetto delle leggi: delibere Congresso di Stato, circolare del dipartimento esteri sul Des… ora questa situazione circostanziata e dettagliata che pone interrogativi sulle elezioni.

Non è più come negli anni ‘70. Una chiarezza delle norme oggi c’è. Tanto più che ci apprestiamo ad avere rapporti con l’UE: con quale coraggio ci affacciamo in tale contesto se su temi fondamentatali come quello della chiarezza e trasparenza nelle elezioni si riscontrano questi atteggiamenti che a mio avviso sono bambineschi”, afferma Gigi Macina che sottolinea la gravità di tali proposte portate avanti con sotterfugio, impaludate in un comma varie ed eventuali, all’ultimo momento, di cui non si sapeva nulla dieci giorni fa, quando era sul Titano l’Osce proprio per monitorare l’andamento delle elezioni. Organismo internazionale che non è escluso venga investito dell’accaduto.

“Siamo molto, molto preoccupati – dice Emanuele Santi -. Siamo di fronte al ritorno di dinamiche distorsive sul voto estero. Credevamo fossero dinamiche risolte. Invece ci troviamo di fronte al rischio concreto che un elettore possa addirittura venire a votare senza essere cittadino… Pensiamo di mettere in campo tutta una serie di iniziative per cercare di disinnescare quella che è una una interpretazione del segretario agli Interni. E c’è il pericolo che le elezioni possano essere invalidate”.

“Faremo tutto il possibile – ha aggiunto manifestando la volontà di coinvolgere anche gli altri partiti – perché le elezioni si possano svolgere in maniera corretta”.

Ha additato quindi una serie di discutibili episodi tutti relativi al partito del Segretario agli interni. “Prima aperitivi fuori confine con inviti ad indirizzi che non è stato mai chiarito come abbiano fatto ad avere. Poi messaggi girati nelle chat con indicazioni di voto prima dell’inizio della campagna elettorale. Un candidato che non aveva i requisiti cancellato poi riammesso dopo la scadenza del 30 aprile.

Sempre vicende ascrivibili al partito del Segretario agli interni. Chi dovrebbe fare rispettare le leggi è il primo che non le rispetta”, ha concluso Santi.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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