I riminesi spendono meno. Uova e colombe un po’ più piccole

I riminesi spendono meno. Uova e colombe un po’ più piccole

RASSEGNA STAMPA – I maestri pasticceri Staccoli, Rinaldini e Tommasini raccontano la loro produzione di dolci creazioni «Poche differenze dagli anni passati, ma le persone comprano prodotti dal peso più leggero»

La Pasqua bassa costringe i golosi del dolce ad un rush finale prima dello scoccare della domenica: veloci ad accaparrarsi uova di cioccolato e colombe. Protagoniste indiscusse del momento sono le pasticcerie che con le loro creazioni addolciscono i pranzi e le cene pasquali dei riminesi. Le vetrine dei negozi artigianali da tempo espongono uova in cioccolato, praline e lievitati dalle diverse farciture; insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

I tre maestri pasticceri Francesco Tommasini, Roberto Rinaldini e Paolo Staccoli, delle omonime pasticcerie del territorio, convengono sul fatto che quella che si sta avvicinando è una Pasqua favorevole dal punto di vista degli incassi, ma con qualche differenza rispetto agli anni passati.

«Le vendite sono ottime, quello che è cambiato è la taglia dei prodotti – racconta Staccoli – Vendiamo colombe e uova in cioccolato come al solito, ma siamo stati costretti ad abbassare la grammatura dei prodotti per consentire una diminuzione del prezzo di questi». Un trend che non va a segnare una diminuzione nelle vendite, ma nel potere di acquisto dei singoli clienti che quest’anno si è inevitabilmente ridotto.

Non per questo i tre rinunciano alla qualità. «Le persone mangiano meno, ma meglio, è fondamentale ricordarlo – esordisce il pastry-chef Rinaldini – Non rinunciamo mai all’artigianalità dei prodotti e per questo noi come azienda ci adattiamo alle necessità dei clienti» (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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