L’Informazione di San Marino, editoriale di Marino Cecchetti: “La gravità che oscura i precedenti”
MARINO CECCHETTI. Nel mega processo incentrato sul Commissario della Legge Alberto Buriani andato a sentenza l’8 febbraio, accatastato anche il procedimento attivato dalla Presidente di Banca Centrale (Bcsm) Catia Tomasetti. Condannati a 4 anni Buriani e a 1 anno l’ex Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli, come illustrato ai microfoni di San Marino Rtv dagli avvocati di Banca Centrale (Bcsm). Mi ha colpito, nelle loro dichiarazioni, il passo in cui, fra i reati, è stata sottolineata la “violazione del segreto d’ufficio”. Il che a me – profano di strategie giudiziarie – è parso piuttosto singolare in un procedimento avviato dalla Tomasetti.
La Tomasetti – è arcinoto – nel corso di un incontro con esponenti del Congresso di Stato li ha informati di aver colloquiato con l’allora Capo dei servizi segreti italiani nonché con un membro della Commissione Antimafia italiana e di avere a questi riferito della situazione della Repubblica e del sistema bancario. La circostanza, che risulta dal verbale del Congresso di stato dell’8 aprile 2019, è stata riconfermata dagli stessi membri di governo dell’epoca sotto giuramento durante il processo.
È un fatto che, per gravità, oscura precedenti casi similari ascrivibili a figure apicali di Bcsm: Stefano Caringi, Luca Papi, Antonio Gumina.
La Tomasetti ha riferito all’esterno anche dopo il 2019? Nell’episodio delle dimissioni di Antonella Mularoni dal Consiglio Direttivo di Bcsm è emerso che “via whatsapp” in data “ 7 ottobre 2021, alle ore 15,15 circa” ha ‘colloquiato’ col Colonnello Carlo Tomassini “Vice comandante Operativo” del “Nucleo Speciale di Polizia Valutaria”.
Il 24 aprile 2023 la Tomasetti è stata riconfermata Presidente di Banca Centrale dal Consiglio Grande e Generale!
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
