L’Informazione di San Marino. Superfluo commentare
MARINO CECCHETTI – Per 15 anni da Palazzo ci hanno ripetuto: chi ha depredato lo Stato attraverso le banche sarà chiamato a restituire il maltolto. Di fatto, nulla. Di governo in governo. Governi con dentro la Democrazia cristiana, governi senza Dc.
Fu un governo senza Dc a inaugurare la prassi di erogare soldi pubblici alle banche, per coprire anche debiti privati, senz’obbligo di restituzione. Accadde il 25 ottobre 2007. Banca del Titano fu ceduta a forestieri per € 3 dopo che lo Stato, di euro, ne aveva messo dentro per 16 milioni. Eppure il Presidente di Banca Centrale, a nome dello Stato, firmò che lo Stato non era creditore.
Quei soldi, lo Stato, non li ha mai avuti indietro. Come del resto quelli dati similmente a Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, Euro Commercial Bank, Banca Asset.
Nell’ultima relazione della Commissione d’Inchiesta sulle banche i nomi dei debitori, i cui conti in rosso sono finiti allo Stato, sono stati, alla unanimità, nascosti.
Uno dei commissari – a nome di tutti? Quindici giorni fa – in Consiglio Grande e Generale ha giustificato come segue. “Ritengo che questa specie di caccia alle streghe che nel 21° secolo diventa una specie di caccia al debitore possa essere utile per trovare due tre quattro nomi di politici da mettere alla berlina e usare come pignatta per la gente così che essa possa sfogare su queste due tre persone la propria rabbia e la propria frustrazione per il grande disastro del sistema bancario. Ma è evidente a tutti che è una operazione a mio avviso anche vagamente barbarica”.
Insomma, sarebbe un atto di civiltà giuridica, chiuderla qui. Continuare, invece, a parlare e scrivere di restituzione – come noi, barbari, facciamo da 15 anni – dal gennaio u.s. si rischia il tribunale come criminali
Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 18
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