SAN MARINO Riflessione di Sylva Savoretti a proposito delle Istanze d’Arengo sui Fatti di Rovereta che saranno discusse in Consiglio Grande e Generale nella prossima sessione consiliare (17-21 luglio).
Nel nostro piccolo, nella nostra San Marino, pochi giorni fa c’è stato chi ha voluto dimostrare la possibilità concreta di superare i rancori del passato per sciogliere finalmente i lacci. Riferendoci al periodo storico dei fatti di Rovereta, certamente meno invasivo di una guerra mondiale (ma non per questo poco doloroso) e di proporzioni rapportate ovviamente al piccolo Stato protagonista, troviamo anche qui la consapevole volontà di riconciliazione, tra famiglie all’epoca amiche che si sono ritrovate opposte per questioni politiche.
Forse i sentimenti di amicizia ritrovata, espressi da Gloria Giardi e Daniel Giacomini nel loro comune comunicato, sono passati un po’ troppo sotto silenzio. Forse la cittadinanza deve metabolizzare questa novità – perché è una novità! Considerato che ancora oggi gli animi sono sempre pronti a rivendicare supposte verità e quant’altro, i discendenti delle due famiglie Casali e Giacomini hanno dato un bel segnale di forza interiore, per poter guardare oltre, e questo non per dire un semplice “volemose bene” , ma per rivendicare la libertà di superare i limiti personalistici dell’animo umano e dare spazio alla riconciliazione ed al rispetto, pur nel mantenimento delle proprie convinzioni su fatti ormai accaduti, da cui si può e si deve solamente trarre insegnamento. E’ una responsabilità che essi hanno scelto di assumersi e che a mio avviso merita condivisione, qualunque sia il credo politico di ognuno di noi, ed a prescindere da questo.
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Gloria Giardi e Daniel Giacomini