San Marino. Costretta a scendere dall’autobus perché senza green pass: “È la nostra Rosa Parks”

San Marino. Costretta a scendere dall’autobus perché senza green pass: “È la nostra Rosa Parks”

Da una parte la segregazione razziale vissuta dalla popolazione di colore degli Stati Uniti per molti decenni. Dall’altra la condizione dei sammarinesi che non accettano l’obbligo del Green pass.

È questo l’azzardato paragone tratteggiato dal gruppo di cittadini che si firma come Libertà per San Marino: un parallelismo che vorrebbe mettere sullo stesso piano violazioni dei diritti civili e razzismo con misure transitorie per il contenimento di un’emergenza pandemica a livello globale.

“Il 1° Dicembre 1955 Rosa Louise Parks si rifiutò di lasciare il posto ad un bianco. Salì come sempre faceva a fine turno di lavoro sulla linea Cleveland Ave, l’autobus che l’avrebbe riportata a casa a Montgomey, Alabama. Salì un bianco e l’autista le chiese di alzarsi e lasciargli il posto. Disse di no. Divenne la Madre del Movimento per i Diritti Civili. San Marino, 17 Gennaio 2022 Valentina – è un nome di fantasia che la protegge da ulteriori ripercussioni – sale sull’autobus per recarsi al lavoro. L’autista le sbraita che ci vuole il lasciapassare. Anche questo ha un colore, nella nostra storia non è la pelle a fare la differenza ma la carta. In Alabama la discriminante era la pelle bianca, a San Marino la carta verde. Valentina non ha la carta verde ed è preoccupata. Ha sempre preso l’autobus per andare al lavoro, da anni, un autobus semi vuoto, tra l’altro. Ma ora non può più.

E’ preoccupata e lo scrive nel canale Telegram di Libertà per San Marino. Parte un movimento spontaneo di solidarietà e una decina di sammarinesi si organizzano per portarla al lavoro la mattina e andarla a riprendere il pomeriggio. Il giorno dopo Stefania all’ora stabilita è lì dove le ha indicato Valentina. Valentina capisce che è lei anche se non l’ha mai vista prima ed entra nella sua auto. Abbraccia Stefania e scoppia a piangere, commossa dalla solidarietà di persone che nemmeno conosce. Nei giorni successivi si alternano Claudia, Giacomo, Cristiana, Mirko, Stephanie, Fabrizio, Daniela, Graziano, Sara, Mirella, Lucio, le due Cristine. Non è sola. Come Rosa Parks, che con il suo gesto ha aiutato a combattere un’intera generazione contro leggi ingiuste e divisive, Valentina dice no, e continua a vivere senza la carta verde. Alla fine hanno vinto loro, le Rosa Parks, contro la bestialità del potere”.

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