San Marino. ‘Amici di Padre Marcellino’: il ritorno, ma il viaggio non finisce qui

San Marino. ‘Amici di Padre Marcellino’: il ritorno, ma il viaggio non finisce qui

Missione di Padre Marcellino, Congo: Gabriele Casali, Leonardo Mazza, John Bianchi, Simona Ceci, Chiara Santini, Carla Cervellini ed Elena Masi, i 7 volontari  dell’Associazione ‘Amici di Padre Marcellino’.

Da San Marino a Lubumbashi con amore per la messa in opera di 200 pannelli solari, diario

Diciasettesimo giorno. Un giorno di festa e di saluti con tutto il quartiere attorno alla Missione.

Domenica 23 agosto 2015

Se sabato è stata una giornata di festa insieme alla comunità di frati, domenica è la giornata di grande festa e saluti con tutto il quartiere attorno alla Missione. Son giorni che i ragazzi della corale si preparano e questo ci rende enormemente onorati. Il concerto comincia verso le 16 nel grande salone della scuola, ci invitano in prima fila per assistere attentamente ai loro spettacoli. Per ore i ragazzi del quartiere e della corale si esibiscono in danze, canti e addirittura poemi a noi dedicati. Addirittura per permetterci di comprendere meglio ci traducono tutto dal francese all’inglese e ci coinvolgono nelle danze alle quali è difficile resistere. Infine non resta che il tempo per i sofferti saluti e congedi, la parte più difficile… quella parte che nessuno di noi vorrebbe affrontare.
Dai nostri volti cominciano a scendere innocenti lacrime, testimoni di quanto sia difficile separarsi da quelle persone che in poco tempo sono riuscite a lasciare un segno profondo nei nostri cuori.
Quei volti che ci porteremo a casa ora hanno un nome, una voce e un ricordo che difficilmente svanirà.
Patrick, Lumiére, Patience, Divine, Héritier, Rodrigue, Fiston, katy, Bernarda… sono solo alcuni degli amici che hanno arricchito la nostra vita.
Cosa ci portiamo a casa? Un’esperienza intensa, non priva di problemi, sacrifici, lavoro, stanchezza, gioia, fraternità, speranze e delusioni … Sì, anche qualche delusione che ci ha messo a dura prova fisicamente e moralmente: ricordo la faccia di Leo provata e a dir poco adirata quando quelle batterie hanno ceduto, il morale a terra di Gabriele e John a fine giornata, le donne rimaste silenziose e senza troppe parole di supporto… Insomma … quante sorprese!!
Ma gli imprevisti e le sofferenze, come dice Marcellino, fanno parte del progetto missionario, ma ancor più fanno parte della vita di ciascuno di noi e ci ricordano quanto piccoli e fragili possiamo essere di fronte alle difficoltà della vita. Eppure, ci rafforzano e ci hanno fatto capire quanto bisogno abbiamo di sentirci vicini l’un l’altro e di poter contare su qualcuno, a prescindere da quanto l’altro abbia le possibilità o meno per aiutarti. L’importante è sapere di avere qualcuno di cui potersi fidare. Detto ciò, il viaggio non finisce qui, continua nelle nostre case, nei nostri cuori e continuerà in Africa, perché se c’è una cosa che più di ogni altra l’Africa ti insegna è di non mollare e di non lamentarsi mai! E noi, finché non vediamo quella luce accendersi … non molleremo!!!
Un abbraccio immenso e un ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di seguirci e sostenerci in questa bella avventura.

Un grazie di cuore a Libertas che ci ha permesso di dare visibilità alle grandi opere che Padre Marcellino sta compiendo quaggiù.

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