San Marino. Approda in Consiglio il caso logge massoniche

San Marino. Approda in Consiglio il caso logge massoniche

L’Informazione di San Marino. Logge massoniche e servizio di Report, il caso in Consiglio

ANTONIO FABBRI – Le recenti notizie e inchieste, in particolare quella di Report che ha fatto emergere come l’erede della Loggia Massonica P2 di Licio Gelli fosse la loggia segreta di San Marino facente capo all’ambasciatore Giacomo Maria Ugolini, non sono passate inosservata in Consiglio e proprio ieri, nella prosecuzione del comma comunicazioni, l’argomento è stato ripreso. In particolare il consigliere di Libera, Alessandro Bevitori, ha posto l’accento su presunte e possibili propaggini attuali di quelle realtà. “Ieri lo diceva qualche collega – ha detto Bevitori – si è parlato di logge massoniche. La Tv di Stato italiana ha parlato di logge massoniche. Io mi aspettavo qui dei dossier incredibili rispetto alle logge massoniche. Io so, io so – ha ribadito -, non ho le prove, ma sono a conoscenza che quei personaggi che sono stati intervistati nella puntata famigerata di Report su Rai3… quei personaggi intervistati hanno fatto nomine, hanno suggerito nomine di ruoli apicali… che oggi ricoprono ruoli apicali all’interno delle istituzioni. E qui non se ne parla. E qui si sta zitti. Io veramente mi aspettavo ieri un dibattito molto acceso. Ci sono stati solo due interventi. I principali partiti sono stati zitti. Bisogna parlarne. Io credo siano cose gravissime e si debba parlarne. Il fatto di dire ‘risolviamole fuori da qui mettiamo la sabbia sotto al tappeto’ non è il modo giusto. Non è così che dobbiamo affrontare i problemi. Non è così che si risolvono”. (…)

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino

 

Articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 23

Le recenti notizie e inchieste, in particolare quella di Report che ha fatto emergere come l’erede della Loggia Massonica P2 di Licio Gelli fosse la loggia segreta di San Marino facente capo all’Ambasciatore Giacomo Maria Ugolini, non sono passate inosservata in Consiglio e proprio ieri, nella prosecuzione del comma comunicazioni, l’argomento è stato ripreso.

In particolare il consigliere di Libera, Alessandro Bevitori, ha posto l’accento su presunte e possibili propaggini attuali di quelle realtà. “Ieri lo diceva qualche collega – ha detto Bevitori – si è parlato di logge massoniche. La Tv di Stato italiana ha parlato di logge massoniche. Io mi aspettavo qui dei dossier incredibili rispetto alle logge massoniche. Io so, io so – ha ribadito – non ho le prove, ma sono a conoscenza che quei personaggi che sono stati intervistati nella puntata famigerata di Report su Rai3… quei personaggi intervistati hanno fatto nomine, hanno suggerito nomine di ruoli apicali… che oggi ricoprono ruoli apicali all’interno delle istituzioni. E qui non se ne parla. E qui si sta zitti. Io veramente mi aspettavo ieri un dibattito molto acceso. Ci sono stati solo due interventi. I principali partiti sono stati zitti. Bisogna parlarne. Io credo siano cose gravissime e si debba parlarne. Il fatto di dire ‘risolviamole fuori da qui mettiamo la sabbia sotto al tappeto’ non è il modo giusto. Non è così che dobbiamo affrontare i problemi. Non è così che si risolvono”.

Gli ha replicato Matteo Zeppa di Rete. “Bevitori utilizza il microfono dicendo: ‘io le so le cose, fra virgolette o fra parentesi le dico al microfono’. Ma se lei le sa le cose, vada in tribunale a denunciare. Facile utilizzare questo microfono nell’impeto dell’intervento”. Non che Rete e i suoi esponenti, va detto, abbiano mai adottato modalità differenti. Anzi.

Comunque, quanto affermato da Bevitori aveva visto il giorno precedente altri interventi preoccupati sull’argomento. Il primo del consigliere di Npr Iro Belluzzi. “Massoneria ‘deviata’ con collegamenti tra malavita, potere politico ed economico. Chiedo una riflessione – ha detto richiamando il servizio di Report – non vorrei si consentissero le propaggini di quel mondo che potrebbero esistere e tenere collegate chi opera all’interno di politica, finanza e istituzioni. Si deve far chiarezza, altrimenti un piccolo Stato come San Marino può subire interferenze. Pensare alle Commissioni di inchiesta non è una delle soluzioni migliori, piuttosto già esiste nel nostro ordinamento e nelle nostre istituzioni una importante commissione, l’Antimafia, e chiedo che una riflessione all’interno di quella commissione possa essere fatta”.

Un accenno alla questione era stato fatto anche da Rossano Fabbri del gruppo misto: “Dalla stampa italiana si apprende la presenza di una organizzazione segreta in Repubblica collegata alla P2 e mi sorprende che in Aula consiliare nessuno abbia preso posizione”

 

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