San Marino. Asdico, replica a Lonfernini: “Aumento del gas non sopportabile”

San Marino. Asdico, replica a Lonfernini: “Aumento del gas non sopportabile”

Il presidente ASDICO, Mirco Battazza, interviene sul tema dei rincari di luce-gas, replicando al Segretario di Stato Lonfernini.

“Serve a poco – afferma il presidente ASDICO – fare confronti con altri Paesi quando a livello Europeo si stanziano risorse ingenti a sostegno delle famiglie e delle imprese”. E rispetto alla percentuale di aumento del gas decisa dal Segretario di Stato Lonfernini precisa: “Nell’arco di un anno il gas è stato aumento del 30% lo scorso gennaio, poi a luglio di un ulteriore 30% ed oggi di un altro 30%. Se non mi difetta la matematica ci troviamo un aggravio in bolletta del 90% che con l’effetto trascinamento supererà il 100%. Si tratta di aumenti che non sono sopportabili”.

“Contestiamo con forza- continua Mirco Battazza – l’assenza di dialogo su un tema cruciale come gli aumenti delle tariffe delle utenze domestiche. È passato un mese dalla richiesta di incontro con l’Autority dell’Energia e ancora attendiamo una risposta che speriamo arrivi al più presto. Mentre con il Segretario di Stato Lonfernini tutto si è risolto con un faccia a faccia di dieci giorni fa dove c’è stato solo il tempo per ascoltare decisioni già prese. All’origine di rincari esagerati e ingiusti di gas ed energia elettrica c’è stata insomma da parte delle istituzioni una mancata volontà di confronto e anche una deliberata determinazione di scaricare sui cittadini-consumatori ritardi e inefficienze del nostro modello energetico”.

Anche sul fronte della scontistica Smac la contrarietà dell’ASDICO resta alta: “La riduzione da 15 a 10 centesimi dello sconto carburanti su ogni litro di benzina decisa dalla Commissione Sanità per sostenere il fondo pensioni è stato un provvedimento incomprensibile e contraddittorio, non solo perché ha un forte impatto sui bilanci delle famiglie e delle aziende e contribuisce ad indebolire la funzione della Smac, ma anche perché porta con se il rischio che per finanziare qualsiasi sostegno al Welfare si possa procedere a nuove riduzioni o addirittura a introdurre accise sui consumi”.

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