San Marino. Caso Banca Cis e fondi pensioni, ci si avvia verso le conclusioni

San Marino. Caso Banca Cis e fondi pensioni, ci si avvia verso le conclusioni

Nel processo a carico di Daniele Guidi, ieri lo “scontro” tra periti. Ultima udienza il 9 marzo

ANTONIO FABBRI. Dei vari processi innescatisi in seguito alla risoluzione della BancaCis è probabilmente quello che maggiormente interessa la collettività, considerato che riguarda l’utilizzo dei fondi pensione che si trovavano nella banca, circa 60 milioni del primo pilastro e 15 di Fondiss, utilizzati secondo l’accusa indebitamente per fornire garanzie a fronte di finanziamenti concessi da banche estere. Questa l’imputazione con la contestazione del reato di truffa, di cui deve rispondere l’ex Amministratore delegato e Direttore generale della BancaCis, Daniele Guidi.

Ieri, di fatto, è stata l’ultima udienza dibattimentale prima delle conclusioni, previste per il 9 marzo. Davanti al giudice Adriano Saldarelli e alle parti, ieri si sono confrontati i periti, il consulente tecnico d’Ufficio, Daniela Mina, e il perito di parte, Alessandro Cavallari. Il confronto dei tencici è stato serrato e incentrato sulle verifiche fatte da Banca centrale, prima e dopo il commissariamento della banca e la successiva liquidazione.

Tra le anomalie evidenziate dal perito del tribunale, una non adeguata classificazione dei crediti, nonostante da tempo Bcsm ne avesse indicato la riqualificazione; poi lo scostamento tra il coefficiente di solvibilità dichiarato e quello effettivo e anomalie relativamente al patrimonio di vigilanza. A conti fatti, dopo il periodo di commissariamento tra gennaio e luglio 2019, è stato riscontrato un buco di 230 milioni nella banca, ma dalle parti civili si paventa che la cifra ad oggi non sia ancora definitiva.

Ha ribattuto alle affermazioni del Ctu, il perito della difesa Cavallari, il quale ha affermato che l’attività di commissariamento non fu conservativa, bensì le valutazioni, da parte di Bcsm furono “liquidatorie e di pronto realizzo”. Il perito di parte ha anche contestato al Ctu il fatto che non ci si stato un esame analitico dei singoli crediti come, secondo lo stesso perito di parte, si sarebbe dovuto fare.

Al termine del confronto tra i tecnici, i difensori di Guidi, Fabio Federico, Chiara Taddei e Susanna Piccini, avevano chiesto una integrazione di istruttoria e di poter sentire nuovamente il commissario Sido Bonfatti.

Il giudice Saldarelli ha tuttavia rigettato la richiesta. Pertanto il 9 marzo si procederà con le conclusioni. Inizieranno le parti civili: Iss, rappresentata dall’avvocato Alberto Selva; la Società di Gestione degli attivi, ex Bns ed ex BancaCis, rappresentata dall’avvocato Alessandro Cardelli; il Veicolo di segregazione dei fondi pensione, avvocato Pier Luigi Bacciocchi; l’Eccellentissima Camera con gli avvocati dello Stato Sabrina Bernardi e Simona Ugolini, affiancate dall’avvocato Moreno Maresi; quindi il Procuratore del Fisco Giorgia Ugolini e poi i difensori. In teoria, prima delle conclusioni, l’imputato potrebbe rendere dichiarazioni, ma fino ad oggi non si è mai presentato.  Al termine è attesa la sentenza.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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