San Marino. Consenso bipartisan in Consiglio per il doppio Codice di condotta

San Marino. Consenso bipartisan in Consiglio per il doppio Codice di condotta

La sessione consiliare di marzo è terminata con l’approvazione all’unanimità del “Codice di condotta per i membri del Consiglio Grande e Generale” e dell’ordine del giorno in favore dell’elaborazione di un Codice di condotta analogo dei segretari di Stato.

Lo rende noto San Marino News Agency mediante il proprio dossier sull’ultimo giorno della sessione di marzo del Consiglio Grande e Generale.

La seduta odierna del Consiglio Grande e Generale, a Palazzo Pubblico, è iniziata in tarda mattinata per consentire all’Ufficio di Presidenza un ultimo confronto sul Codice di condotta da approvare.

Repubblica futura, in apertura dei lavori consiliari, ha annunciato del ritiro dell’ordine del giorno al comma 22, ritenuto ormai non attuale, che richiedeva un riferimento in Commissione consiliare IV sull’assegnazione al dott. Francesco Bevere dell’incarico di direttore generale dell’Iss. Come ha spiegato il capogruppo di Rf, Nicola Renzi, l’odg era stato presentato da tempo e non è stato possibile discuterlo prima che Bevere fosse nominato in capo all’Iss: “Siamo anche convinti abbia necessità di tempo per lavorare, non volevamo fare una imboscata. Per due mesi da oggi attenderemo i risultati, sperando che  la Sanità possa andare verso miglioramenti, se così non fosse saremo costretti a ripresentare un odg come questo”.

L’Aula ha quindi affrontato l’adozione del “Codice di condotta per i membri del Consiglio Grande e Generale” approvato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale.

Nel presentarlo, il segretario di Stato per gli Affari Interni, Elena Tonnini, ha chiarito come punto di partenza siano state le indicazioni  del Greco, il Gruppo degli Stati contro la corruzione, e in particolare dalle Raccomandazioni del 4° Ciclo di Valutazione legate all’adozione di un codice di condotta dei consiglieri. In particolare, il Codice “crea una procedura precisa per gestire eventuali conflitti di interesse dei consiglieri – ha spiegato la stessa Tonnini – ma anche per costruire nel tempo esempi e linee guida, appunto un documento ‘vivo’, per aiutare il consigliere a capire quando sia necessario  astenersi, per esempio, da una votazione”. Inoltre, “il Codice introduce un sistema trasparente di dichiarazione annuale dei redditi e anche la pubblicazione dei debiti, nell’ambito delle sofferenze”.

Da parte dell’Aula, i consiglieri hanno espresso consenso bipartisan per il Codice di condotta, elaborato dall’Ufficio di Presidenza e da consiglieri di tutti i gruppi. Un distinguo è stato espresso solo da parte di Libera, che ha sottolineato come sul fronte della trasparenza “avrebbe preferito un passo ulteriore”, in particolare rispetto la raccomandazione del Greco che riguarda il profilo patrimoniale di ogni consigliere, ma ha riconosciuto la bontà del testo e anche il partito di opposizione ha anticipato il suo sostegno.

Infine, Alice Mina (Pdcs), a nome di tutti i gruppi di maggioranza e minoranza, ha presentato un ordine del giorno che impegna il Congresso di Stato a redigere un Codice di condotta che interessi anche tutti i segretari di Stato.

Alla fine, l’Aula ha approvato all’unanimità sia il Codice di condotta del Consiglio, sia l’ordine del giorno.

Prima di concludere la seduta, i Capitani Reggenti, Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini, hanno dato lettura dell’indirizzo di commiato ai membri del Consiglio Grande e Generale in occasione dell’ultima sessione del loro mandato.

 

Clicca qui per leggere il resoconto sull’ultimo giorno dei lavori consiliari

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