San Marino. Ecco la lettera di dimissioni del consigliere BCSM Giacomo Volpinari

San Marino. Ecco la lettera di dimissioni del consigliere BCSM Giacomo Volpinari

La seduta consiliare di ieri si è concentrata sulle dimissioni dal Consiglio direttivo di Banca Centrale di Giacomo Volpinari, membro indicato dal movimento Rete.

La lettura della lettera di dimissioni e delle motivazioni che hanno portato a tale scelta innescano un partecipato dibattito sul ruolo e sul futuro dell’Authority del sistema bancario e finanziario sammarinese. Fin da subito, il capogruppo di Rete, Emanuele Santi, chiede di soprassedere alla nomina di un possibile sostituto e di rinviarla alla prossima sessione consiliare, assicurando nel frattempo un confronto che possa portare al ritiro delle dimissioni da parte del dott. Volpinari. Alla richiesta di soprassedere, il Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti si dice favorevole, così come a livello bipartisan l’Aula è concorde nel cercare di portare a un ripensamento il dimissionario, così come sulla necessità di aprire un approfondimento sull’aggiornamento dello Statuto di Bcsm.

Il dibattito si conclude con la presentazione di un Odg da parte del gruppo Libera che “Impegna il Presidente della Commissione consiliare Permanente Finanze a convocare i membri, anche dimissionari, del Consiglio Direttivo di Banca Centrale per un’audizione presso la stessa Commissione, da effettuare in seduta segreta entro il 15 febbraio 2023”. L’Odg viene respinto con 34 voti contrari e 13 a favore.

Ecco la lettera:

Eccellentissimi Capitani Reggenti,
con la presente comunicazione intendo rimettere il mandato di membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale. Questa mia decisione perviene a seguito di una lunga, attenta e particolarmente sofferta riflessione, tenuto anche conto delle implicazioni e dell ‘impatto sulla mia vita, e su quella della mia famiglia, derivati dall’accettazione di tale incarico dal luglio 2018.

Difatti, assumere il ruolo di Consigliere di BCSM ha comportato modifiche radicali e irrimediabili nella mia quotidianità sia dal punto di vista personale che professionale (lasciando definitivamente incarichi direzionali a tempo indeterminato). Tuttavia, nonostante questo e nonostante gli attacchi ricevuti, rispetto ai quali rimando anche agli atti della seduta del Consiglio Grande e Generale del 25 luglio 2018 ed alle pubblicazioni degli organi di informazione di quel periodo, ho deciso al tempo di accettare e continuare costantemente per perseguire l’obiettivo di contribuire attivamente e positivamente all’operatività di un Organismo di indubbia rilevanza strategica per San Marino.

Banca Centrale, infatti, sin dai tempi della sua istituzione, avvenuta con l’approvazione della Legge n. 96/2005, è affidataria di attività di interesse pubblico indispensabili -nonché vitali -per il funzionamento dello Stato e nell’interesse dei cittadini (Vigilanza sul sistema finanziario, Tesoreria ed Esattoria di Stato, per citarne solo alcune). Nonostante questo e, sicuramente a causa delle tensioni che hanno caratterizzato la vita e le attività di BCSM, nonché verosimilmente anche dal mancato raggiungimento sostanziale, in alcuni casi, degli obiettivi che alla stessa sono stati affidati, ciò che negli anni ha prevalso sono valutazioni troppo spesso eseguite in maniera stereotipata e semplicistica. AI contrario, a mio avviso, sarebbe stato (e sarebbe tuttora) necessario, anche a livello istituzionale, effettuare approfondite, concrete ed oggettive analisi.

A tal proposito, infatti, numerosi sono gli accadimenti avvenuti negli ultimi anni che hanno certamente creato quel cerchio di costante tensione attorno a Bcsm, i cui tratti sono anche stati resi pubblici nelle cronache nazionali, come ad esempio gli atti delle commissioni di inchiesta e quelli dei procedimenti giudiziari. A mio parere, queste situazioni hanno fatto emergere le diverse distorsioni del modello per come impostato, le pesanti e negative conseguenze per coloro che lo hanno contrastato e le altrettanto pesanti ricadute per il Paese che, in ultima istanza, è stato (e continua ad essere) costantemente chiamato a farvi fronte. Effettuare le summenzionate analisi avrebbe permesso nel tempo (e permetterebbe oggi) di comprendere, da un lato, l’estrema delicatezza delle funzioni svolte e la presenza di importanti professionalità all’interno di questo Organismo che meriterebbero di essere impiegate e valorizzate profondamente e concretamente e, dall’altro, come siano presenti oggettivi problemi strutturali che riguardano, l’architettura dell’impianto giuridico e sostanziale del sistema che è stato via via delineato e che dovrebbe essere concretamente rivisto .  

In tal senso, dal mio punto di vista, è necessario e non procrastinabile identificare e ridefinire regole che siano correttamente articolate e costantemente testate nella loro efficacia, delineando pertanto i C.d. “pesi e contrappesi”, soprattutto con riguardo ai centri di potere, affinché le già riportate pericolose distorsioni venute alle cronache, per i singoli e per la Repubblica, non possano più svilupparsi.

La decisione di rimettere il mio incarico è intrisa di tanto rammarico, considerati la massima dedizione e l’incessante lavoro che penso di aver profuso, anche in condizioni tutt’altro che agevoli, in questi 4 anni di mandato, periodo nel quale ho sempre cercato di avanzare proposte costruttive nell’interesse del sistema e per ridisegnare una struttura che si ispirasse ai principi sopra richiamati, senza evidentemente raggiungere il risultato da me sperato.

A tal riguardo, con la ferma convinzione di aver interpretato correttamente il ruolo, ho sempre espresso le mie opinioni sulle varie tematiche nonché avanzato valutazioni sostanziali, chiaramente del tutto personali, rispetto all’esigenza di modifiche strutturali, sia in termini amministrativi che di allocazione di poteri riguardanti Bcsm ed il sistema, le quali, tuttavia, hanno portato, in diverse occasioni, a dinamiche che mi hanno fatto comprendere non esserci le condizioni per svolgere il ruolo con la necessaria serenità.

In questo contesto sono convinto che il miglior servizio alla Repubblica non sia quello di mantenere un ruolo a prescindere, in quanto ricoprire ruoli di interesse pubblico, se da una parte è certamente fonte di orgoglio, dell’ altra necessita, per la mia personale interpretazione, anche di un grande senso di responsabilità e realismo. Difatti, ritengo sia necessario raggiungere la consapevolezza individuale di quando, dove e – soprattutto – come sia possibile veramente essere utili al proprio Stato; ed è proprio per questo motivo che ho maturato la decisione che oggi Vi sottopongo, ritenendo presumibilmente, stanti le condizioni attuali, di poter essere più utile altrove. 

Amo profondamente la Nostra Repubblica e, come fatto sino ad oggi, se me ne verrà data l’opportunità (e lo spero), proseguirò nel dare il mio contributo al Paese con la massima passione ed il massimo impegno profusi in altre vesti.

In conclusione, voglio ringraziare sentitamente per la fiducia sin qui accordata dal Consiglio Grande e Generale e cogliere l’occasione, altresì, per ringraziare il personale di BCSM con il quale ho avuto modo di collaborare e i colleghi del Consiglio Direttivo con i quali ho condiviso, pur nelle legi ttime differenze di vedute, questa esperienza. Distinti saluti.

Giacomo Volpinari

 

Leggi il riassunto dell’ultima seduta del Consiglio

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