Rassegna stampa – L’Informazione di San Marino, Marino Cecchetti: “Proprio adesso”
MARINO CECCHETTI – Siamo tornati sui media italiani per le frodi carosello. E in un settore, quello delle auto, molto attenzionato. Com’è potuto succedere? Si tratta di una tipologia di danni arrecati all’Italia che ha caratterizzato i decenni a cavallo dell’anno 2000, quando per Roma il Titano era diventato la caverna di Alì Babà e anche a Strasburgo – ricordate Moneyval? – non avevamo fama migliore.
Si tratta di un tipo di frode, la carosello, che Il Sole 24 Ore nel 2009 ce la spiegava così. “Un soggetto comunitario vende a un soggetto italiano (cartiera*) un bene a un prezzo di 100 euro; la cartiera riceve la merce senza addebito di Iva; successivamente, vende il bene al reale destinatario a un prezzo di 90 euro, sul quale applica la corrente aliquota d’imposta (20%); il reale destinatario ottiene in tal modo un bene a un prezzo (90 + 18 = 108 euro) del 10% inferiore a quello di mercato, e può detrarsi l’Iva afferente l’acquisto; la cartiera ottiene anch’essa un vantaggio economico di circa il 1O% (110-100), in quanto, in genere, trattiene illegittimamente quanto dovuto all’erario a titolo di Iva”.
Il Segretario di Stato agli Esteri Federico Bigi (**) ci ha messo 14 anni per neutralizzare per via politica la diffidenza degli apparati burocratici romani derivante dal timore che, con la piena sovranità, dal Titano potessero derivare operazioni dannose proprio per la stessa Italia.
(*) “cartiera”: il soggetto interposto, un operatore economico fittizio, il cosiddetto ‘missing trader’ (letteralmente ‘commerciante scomparso’) nel linguaggio degli specialisti.
(**) Si aspetta che venga messa in esecuzione la Istanza d’Arengo con cui i cittadini hanno ottenuto l’inserimento del suo nome nella toponomastica sammarinese.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19
