San Marino. Numismatica e controlli Aif, processo

San Marino. Numismatica e controlli Aif, processo

L’8 settembre previste le conclusioni.

ANTONIO FABBRI. Il caso vede imputato un banditore di aste numismatiche difeso dagli avvocati Cesare Brancaleoni e Maria Selva. Ieri giunto in aula, anche in questo caso dopo la riassegnazione dei carichi di lavoro, è ripreso con l’audizione di un funzionario dell’Aif. L’uomo è accusato di ostacolo alla funzione di vigilanza perché, nell’ambito di una ispezione dell’Agenzia di informazione finanziaria, non avrebbe, secondo l’accusa, subito collaborato con gli ispettori consegnando la documentazione che attestava la provenienza delle monete e dei pezzi numismatici che venivano messi all’asta.

Le difese hanno fatto presente ieri di avere già depositato,  nell’ultima udienza del 4 agosto 2020, dodici cataloghi di aste organizzate dal loro assistito e la documentazione con l’indicazione della provenienza delle monete. Provenienza che non parrebbe essere in discussione, considerato che non è contestato il riciclaggio, anche se in una prima fase l’ispezione aveva finalità antiriciclaggio, appunto, bensì l’ostacolo alla vigilanza. Circostanza che tuttavia la difesa ritiene legata alla originaria ispezione antiriciclaggio, di qui la richiesta di poter dimostrare la provenienza regolare delle monete.

Il processo è stato aggiornato a nuova data, l’8 settembre, per le conclusioni.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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