San Marino. Processo Daniele Guidi, ex direttore di BancaCis, per truffa ai danni di Fondiss, iniziato ieri

San Marino. Processo Daniele Guidi, ex direttore di BancaCis, per truffa ai danni di Fondiss, iniziato ieri

Truffa ai danni di Fondiss e Consiglio di previdenza, iniziato il processo all’ex direttore di BancaCis Daniele Guidi

Si è aperto ieri il processo a carico di Daniele Guidi accusato di truffa aggravata nei confronti di Fondiss e del Consiglio di previdenza. Due procedimenti che sono stati riuniti

ANTONO FABBRI – Ieri, davanti al giudice Adriano Saldarelli, sono state esaminate le richieste di costituzione di parte civile. Quattro le costituzioni tra cui anche la ex BancaCis, poi Bns e poi Sga (Società di gestione degli attivi) che da imputata ha cambiato casacca ed è diventata parte civile. Questo in funzione della sentenza del Collegio garante che ha dichiarato incostituzionale la legge sulle risoluzioni bancarie nella parte in cui in sostanza non prevedeva che il soggetto che rilevava la banca risolta, non potesse essere chiamato a rispondere penalmente come soggetto giuridico al posto della banca risolta.

Le parti civili del processo che avevano chiesto di costituirsi erano cinque: L’Eccellentissima Camera con l’avvocatura dello Stato e gli avvocati Sabrina Bernardi e Simona Ugolini alle quali, con delibera dell’Esecutivo del 2 agosto scorso, è stato affiancato anche l’avvocato Moreno Maresi del foro di Rimini. Condifensore della Camera per l’Iss anche l’avvocato Alberto Selva. Richiesta di costituzione di parte civile anche da parte del Veicolo di segregazione dei fondi pensione, difeso dall’avvocato Pier Luigi Bacciocchi e ieri presente in aula con il suo legale rappresentante Filippo Francini. Quindi anche Sga ha fatto richiesta di costituzione di parte civile tramite l’avvocato Alessandro Cardelli. Anche il sindacato, la Csdl, ha fatto richiesta di costituzione di parte civile con l’avvocato Maria Antonietta Pari, assieme alla quale era ieri presente in aula il Segretario generale della Csdl, Enzo Merlini. Richiesta motivata dalla presenza di un proprio esponente nel Consiglio di previdenza, lamentando quindi un danno di immagine, e dal fatto che la rappresentatività del sindacato ha visto i propri iscritti patire un danno per 9 milioni 731 mila 928 euro, calcolato sulla percentuale degli iscritti alla Csdl rispetto al totale dei lavoratori dipendenti che versano nei fondi pensione. Un ragionamento che non ha convinto, però, il giudice che non ha ammesso il sindacato come parte civile. Ammessi, invece, tutti gli altri soggetti.

La difesa, sostenuta dagli avvocati Chiara Taddei e Fabio Federico aveva contestato la legittimazione a costituirsi parte civile dei vari soggetti ad eccezione di Eccellentissima Camera ed Iss. Ad evidenziare alcuni numeri è stato l’avvocato Pier Lui- gi Bacciocchi. “Il Veicolo di segregazione dei fondi pensione non è qui per duplicare una richiesta di danno che richiede la Camera, la quale con due accordi si è posta a garanzia di previdenza e Fondiss, ma riteniamo di dover stare in questo procedimento perché noi siamo debitori. Il Veicolo ad oggi ha recuperato 9 milioni. Ne ha ricevuti 15 dall’Eccellentissima Camera ed è debitore verso Fondiss per 85 milioni. Quindi noi siamo debitori verso questi soggetti ed è nostro interesse, pertanto, che venga recuperato tutto il possibile. Sarà il processo a stabilire se abbiamo diritto, ma di certo dobbiamo essere ammessi in questa sede”, ha concluso.

Il processo è stato aggiornato al 13 ottobre per la trattazione delle questioni preliminari.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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