San Marino. Roberto Ciavatta pronto a lasciare il governo

San Marino. Roberto Ciavatta pronto a lasciare il governo

Governo e maggioranza nel caos, Ciavatta pronto a dimettersi

ANTONIO FABBRI – Non ci sarebbe nulla di scritto secondo quanto trapela da fonti di maggioranza, ma il segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, le dimissioni le avrebbe minacciate e la volontà comunicata alla Reggenza, dalla quale Ciavatta si sarebbe recato ieri o ieri l’altro. Conferme ufficiali, tuttavia, al momento non ce ne sono. Non sarebbe comunque la prima volta che il Segretario alla Sanità mette avanti la propria remissione di mandato, ma finora le minacce di dimissioni non hanno mai avuto seguito.

Questa volta il casus belli sarebbe il nuovo decreto sull’emergenza Covid che il Segretario alla sanità avrebbe voluto più stringente, mentre avrebbe subito un rimaneggiamento da parte della maggioranza e distinguo dei colleghi di governo.

A quel punto il Segretario alla Sanità avrebbe posto la propria contrarietà a portare avanti un Decreto diverso da come da lui prospettato o, comunque, troppo soft. Di qui il colloquio con la Reggenza.

Ed effettivamente il decreto uscito è relativamente soft. La restrizione maggiore che si nota è lo stop a tutte le feste danzanti al chiuso e all’aperto, circostanza che era stata già anticipata di fatto dal Segretario Pedini Amati con l’annullamento della festa di Capodanno.

Dunque, di certo la tensione sul decreto c’è stata, ma pare più un pretesto per un problema politico più profondo, ancora irrisolto dalla precedente verifica, che il governo e la maggioranza si portano dietro e che li getta nel caos tra prove di forza, minacce di dimissioni magari per “alzare il prezzo” della mediazione politica o della propria autonomia, in un contesto sanitario ormai al limite, che ha visto numerosi errori anche nelle modalità di affrontare l’emergenza e i disservizi.

Maggioranza in costante frizione, e lo si è notato nella discussione della legge di bilancio, con un approccio che impedisce qualsiasi sintesi, soprattutto sulle tanto invocate riforme. Quindi il problema politico è serio per la maggioranza e per il governo e le dimissioni, non è chiaro se ufficializzate o per l’ennesima volta minacciate, bussano comunque di quando in quando alla porta del Palazzo.

Ora, a quanto si sa, la Reggenza avrebbe rimandato la trattazione di questa ennesima fibrillazione al 27 dicembre quando è prevista una seduta del Congresso di Stato, dopo una riflessione natalizia che, per definizione, farà quantomeno sembrare tutti più buoni

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23

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