Rassegna stampa – “Solo una lettera di intenti per sedersi al tavolo”. Così chiarisce il Segretario Beccari lanciando qualche riflessione sull’opportunità di comunicati e presenza social dei colleghi
Interlocuzioni con l’Arabia Saudita il Segretario Beccari frena e ridimensiona la portata delle dichiarazioni del Segretario al Turismo.
Ha chiarito questo il Segretario di Stato agli Esteri: “non abbiamo firmato niente, ma avviato un confronto su una potenziale collaborazione che sarà avviata se ci saranno le condizioni, il Sds Pedini ha firmato una lettera di intenti per mettersi al tavolo e cercare forme di collaborazione, questo è”.
Eppure va detto che a sviare, il 28 settembre scorso, deve essere stato il titolo del comunicato della Segreteria di stato per il turismo: “Firmato a Riyadh un accordo per investimenti sauditi in ambito turistico”. Cosa che evidentemente ha fuorviato la comprensione, dato che all’interno del comunicato si leggeva, poi: “il Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino ha siglato, a nome del Congresso di Stato una lettera di intenti in sinergia con il Fondo Saudita per lo Sviluppo che mette al centro investimenti mirati allo sviluppo delle infrastrutture e una disponibilità di 29 milioni di dollari in prestito a tasso minimo”
Che qualcosa da chiarire ci fosse, comunque, è testimoniato dal fatto che ieri pomeriggio in Commissione esteri, in comma comunicazioni, il consigliere di Rete Roberto Ciavatta, ha esordito con una domanda rispetto al proliferare di viaggi istituzionali “Quello all’Industria preferisce gli Stati Uniti, lo abbiamo capito, ora Pedini ha elevato accordi personali con l’Arabia Saudita, ma al segretario Esteri non infastidisce che il lavoro diplomatico sia oggetto di continue forzature, per cui ogni Segretario che si reca all’estero si fa promotore di politiche estere e non ritiene, Segretario, che un ruolo di coordinamento delle politiche estere dovrebbe essere ristabilito al più presto?”
Ha incalzato ulteriormente Nicola Renzi, di Repubblica Futura: “Tutti ci siamo fatti la domanda posta dal consigliere Ciavatta, questi anni sono stati quelli in cui la politica estera è stata fatta in più binari. Che un Segretario in smoking vada a una festa, non mi scandalizza, ma mi faccio domande sugli annunci con l’Arabia Saudita, abbiamo un accordo per un finanziamento a un tasso interessante? Io non sono riuscito a capire se questa è una iniziativa coordinata dal governo e si inserisca nell’alveo della trattativa di una candidatura internazionale ad Expo. Sarebbe auspicabile vedere dal governo unità di intenti e chiarezza di comunicazione tra i cittadini”.
Alle richieste di chiarimenti ha quindi replicato il Segretario di Stato agli esteri Luca Beccari: “Io sono responsabile della politica estera e quella che porto avanti con il governo è lineare e trasparente, fatta di interlocuzioni e di ricerca di dialogo nelle sedi e con gli interlocutori opportuni. Vero è che questa attività di governo è stata caratterizzata da una distribuzione di competenze, non posso essere ovunque e ci distribuiamo in presenza in coordinamento della Segreteria degli Esteri e gli altri Segretari portano avanti le interlocuzioni nei settori di competenza. Possiamo discutere di opportunità nei comunicati, nelle foto e nelle attività social, abbiamo tutti modi diversi di porci – ammette – quello che conta è che gli accordi che si fanno e i progressi che facciamo in attività multilaterali siano operazioni che avvengono indipendentemente che ci sia io presente.
Il tema dell’Arabia Saudita: non abbiamo firmato niente, ma avviato un confronto su una potenziale collaborazione che sarà avviata se ci saranno le condizioni, il Segretario Pedini ha firmato una lettera di intenti per mettersi al tavolo e cercare forme di collaborazione, questo è”, ha concluso appunto il Segretario agli Esteri. Nel pomeriggio in confronto in seduta segreta sul negoziato per l’accordo di associazione all’Ue.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
