San Marino. Intestazione dello Stradone a Bigi, Consiglio spaccato: approvata l’Istanza ma anche un odg che ritratta

San Marino. Intestazione dello Stradone a Bigi, Consiglio spaccato: approvata l’Istanza ma anche un odg che ritratta

Istanza sull’intestazione dello Stradone a Bigi, il Consiglio approva… anzi no. Prima l’ok, poi l’approvazione di un odg di Rete che ritratta.

Se la strategia fosse concordata per non scontentare nessuno, né gli elettori dell’uno né quelli dell’altro, e allo stesso tempo per scontentare tutti, è difficile da dire.

Sta di fatto che la Dc non poteva dire “no” all’Istanza d’Arengo che chiedeva di intestare Piazzale “Lo Stradone” a Federico Bigi. La Giunta di Castello, però, aveva dato parere negativo, affermando “Lo Stradone è di tutti i sammarinesi”.

Concetto ripreso dai consiglieri contrari all’istanza, che hanno indicato Bigi, pur riconoscendone la valenza politica e di uomo di stato, come figura divisiva, mentre gli istanti e i consiglieri favorevoli ne sostenevano la figura politica che ha portato alla piena indipendenza di San Marino come Stato, togliendo dagli accordi con l’Italia in concetto di “amicizia protettrice”.

Sta di fatto che dopo un pomeriggio e una notte di discorsi e scontri, si è votato. L’Istanza d’Arengo è stata approvata con ampia maggioranza di 31 voti a favore e 10 contrari.

Quindi via libera alla dedicazione dello Stradone a Federico Bigi. E invece no. Subito dopo, infatti, è stato posto in votazione un ordine del giorno presentato da Rete per intitolare a Bigi una strada o una piazza, ma non piazzale Lo Stradone, poiché ritenuto luogo simbolo di tutti i sammarinesi, in ciò ricalcando il parere della giunta di Castello. L’ordine del giorno è stato approvato con 27 voti a favore e 25 contrari. Quindi due pronunce sul medesimo tema una contraria all’altra. Cosa accadrà adesso
è difficile da dire, ma una pantomima analoga era andata in scena qualche mese fa con l’approvazione dell’Istanza per la liberalizzazione della cannabis ricreativa. Quella volta i ruoli erano invertiti, Rete la sosteneva e la Dc la osteggiava. L’istanza venne approvata, ma poi la Dc presentò un ordine del giorno diametralmente opposto che venne approvato pure quello. Il risultato fu che a farne le spese fu l’istanza che rimase lettera morta, sorte che verosimilmente toccherà anche all’istanza “Bigi”. Si vedrà nei prossimi sei mesi.

Divisione dell’aula anche sull’Istanza per l’adozione alle coppie di fatto e unioni civili. Bocciata con 28 no e 27 sì. Passata invece quella per installare una panchina arcobaleno come simbolo del sostegno ai diritti delle persone Lgbt.

Passa poi l’istanza ambientale dei Giovani Dc, mentre non passa quella che chiedeva di ribadire il concetto di neutralità attiva e la conferma della volontà di pace. Non approvata perché la maggioranza ha ritenuto sconfessasse la linea del Consiglio tenuta verso la guerra Russia-Ucraina.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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