Cannabis, riorganizzazione della sanità e libera professione dei medici.
Questi sono stati alcuni dei temi affrontati oggi a Palazzo Pubblico di San Marino, durante la conferenza stampa settimanale del Congresso di Stato, da Roberto Ciavatta, segretario di Stato per la Sanità.
CANNABIS E COVID-19 – “Sono in elaborazione due provvedimenti della segreteria di Stato per la Sanità: il primo sulla cannabis, che potrà finalmente dare operatività agli investitori interessati, mentre l’altro che eliminerà alcune misure restrittive ancora in vigore contro il Covid-19 come il divieto di uscire con febbre a 37,5°C. Dopo tre anni, possiamo finalmente dire che il Covid-19 non fa più paura. Siamo ora in una situazione completamente diversa rispetto a tre anni fa, ciò ci dà la possibilità di lavorare per tornare alla normalità sotto quell’aspetto nel 2023″, afferma il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta.
RIORGANIZZAZIONE SANITÀ – “C’è la necessità sentita di reimpostare la nostra sanità tenendo conto delle criticità del post Covid come la carenza del personale ospedaliero. Dobbiamo mettere in sicurezza il nostro sistema sanitario e dobbiamo farlo oggi. Abbiamo intenzione di portare un atto di riorganizzazione dell’Iss, poiché l’ultimo risale al 2004, un’era geologica fa. È oramai indispensabile per garantire che la sanità sammarinese sia moderna e che abbia elementi per stare sul mercato con le altre sanità, ma ciò non vuole dire privatizzare la nostra sanità”, asserisce Ciavatta.
LIBERA PROFESSIONE MEDICA – “Per ricercare nuovi medici, che sono sempre più merce rara, occorre rivedere la libera professione: c’è già un testo su cui ci stiamo confrontando e servirà per far sì che i nostri medici possano esplicitare la libera professione anche all’interno dell’Ospedale di Stato e per attrarre ulteriori medici, le cui prestazioni saranno chiaramente gratuite per i sammarinesi e a pagamento per chi viene da fuori”, dichiara il segretario di Stato per la Sanità.
FONDISS – “Ultima, ma non per importanza, la riforma del Fondiss, che servirà per mettere in sicurezza le pensioni attraverso la garanzia di un rendimento che possa garantire i versamenti contributivi nel corso della carriera lavorativa anche per coloro che iniziano a lavorare adesso”, dice infine Roberto Ciavatta.