Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di lunedì 18 marzo 2024

Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di lunedì 18 marzo 2024

La sessione del Consiglio Grande e Generale si avvia verso la conclusione mentre prosegue il confronto sul Comma 9, relativo alle Istanze d’Arengo.

Ne dà notizia il report di AskaNews che aggiunge: “Nel pomeriggio ne vengono discusse 5: quattro sono quelle approvate.

Alle 15 riprende l’esame dell’Istanza numero 14, “affinché sia introdotta la possibilità per le donne di ricorrere all’anestesia epidurale durante il parto”. Dopo il riferimento del Segretario di Stato Mariella Mularoni (tenutosi in mattinata), ha inizio un dibattito caratterizzato da numerosi interventi specialmente da parte delle rappresentanti femminili delle varie forze politiche.

Miriam Farinelli (Rf) si dice “favorevole” ma solo “qualora possano esserci tutte le condizioni organizzative per mettere in sicurezza la mamma e il bambino. Se questo non potrà essere, allora sono solo parole”. Iro Belluzzi (Libera) conferma il sostegno all’Istanza che ci “dovrebbe spingere a delle riflessioni per arrivare a rivedere l’organizzazione dell’ISS, della sanità espressa nei confronti dei nostri cittadini, in funzione della garanzia di una buona qualità”. “Non deve passare il messaggio che chi è in quel settore non abbia fatto il possibile per aiutare le donne, ci sono delle difficoltà organizzative che devono essere superate” osserva Aida Maria Adele Selva (Pdcs), dando il suo appoggio all’Istanza. “Il dolore – afferma Daniela Giannoni (Rete) – è inutile laddove la scienza ci ha messo a disposizione metodi per soffrire meno. Non è con la sofferenza che si dà valore al parto”. Per Michela Pelliccioni (Domani Motus Liberi) “all’interno di quest’Aula oggi viene compiuto un passo importante non solo per l’argomento medico in sé ma anche per quanto riguarda la cultura e l’attenzione nei confronti delle donne”.  “Se siamo qui a discutere di una pratica ormai assodata, è solo grazie ad una pressione e una ulteriore richiesta della società civile” afferma Marica Montemaggi (Libera). “Non dovrebbe essere una tematica da Consiglio Grande e Generale, ma da strutture organizzative dell’ISS” è l’appunto di Nicola Renzi (Rf).

L’Istanza è accolta all’unanimità con 48 voti favorevoli.

Si resta sul fronte della sanità con l’Istanza numero 34, “per l’installazione di una culla termica o culla per la vita presso la struttura ospedaliera di San Marino o comunque in territorio”.

“La culla è uno strumento a disposizione soprattutto di quella parte di società, che spesso si fa finta di non vedere e che non si rivolgerà mai alla struttura sanitaria – dice il Segretario di Stato Mariella Mularoni –. Con la culla si può salvare la vita di bambini che la mamma non può accogliere o non si sente di tenere con sé. Uno strumento per aiutare le donne, in un momento drammatico, pieno di dolore, ma che rispetta la dignità della vita. La Repubblica di San Marino da sempre terra di accoglienza, saprà tutelare la vita dei neonati e garantire l’anonimato della madre, pertanto condividendo lo spirito dell’istanza, invito l’aula ad accoglierla”. Dubbi e contrarietà vengono sollevate dal movimento Rete, Libera e Domani Motus Liberi: le critiche non riguardano tanto il progetto della “culla termica” in sé, ritenuto valido in linea di principio, ma “la componente ideologica e di parte” che accompagna la “stipula di convenzioni con associazioni pro vita sammarinesi giuridicamente riconosciute” affermano i contrari: viene dunque invocata una riformulazione dell’Istanza in senso “più laico e super partes”, “ragionando in maniera più organica e complessiva e togliendo le bandierine di carattere politico”. Da Marica Montemaggi (Libera) la proposta di un ordine del giorno “per affrontare il tema in maniera più asciutta ed istituzionale”. Iniziativa condivisa anche da Roberto Ciavatta (Rete): “Se questo vuole essere un braccio di ferro con le associazioni pro vita, noi non ci stiamo”. Poi incalza il Pdcs: “Mettiamoci al tavolo e facciamo un ordine del giorno”. Si arriva così al deposito di un Odg sottoscritto da Rete, Libera e Gruppo misto con il quale viene chiesta l’attivazione di“un protocollo per la presa in carico del neonato esclusivamente dal servizio sanitario  pubblico”.

 L’Istanza è accolta con 31 voti favorevoli e 22 contrari. Anche l’Odg viene approvato con 24 voti favorevoli e 23 contrari.

Accolta, con 42 voti favorevoli e 1 astenuto, pure l’Istanza n.20 “per l’adozione di una profilassi pre-esposizione per la prevenzione e diffusione del virus HIV con accesso gratuito”. Via libera poi, con 28 voti favorevoli su 28, all’Istanza numero 24 “affinché venga predisposta una normativa per la tutela dell’unicità del centro storico del Castello di Borgo Maggiore”.

Si passa all’esame dell’Istanza numero 19 “per richiedere l’adozione di una normativa che regolamenti i criteri di disciplina e di rimborso dei correntisti coinvolti in crisi bancarie”. “Il regolamento che BNS segue è la legge ipotecaria – chiarisce il Segretario di Stato Marco Gatti -. I depositanti che sono tutti dello stesso grado vengono pagati in funzione delle masse attive che BNS riesce a recuperare. Nel momento in cui BNS inizia a ritirare i titoli con scadenza 2024, risponde al par condicio creditorum. Dunque non vi è bisogno di un regolamento, bisogna continuare con queste attività di recupero. Il fatto che lo Stato sia intervenuto con questo Decreto ha garantito i depositanti”. Dunque l’indicazione del Segretario è di respingere l’Istanza in quanto “fare un regolamento contro la legge ipotecaria creerebbe confusione”.

 Alle 19.30 la seduta viene sospesa. Riprenderà alle 21.00

 

Di seguito una sintesi degli interventi

Istanza d’Arengo n.14 del 08-10-2023 – affinchè sia introdotta la possibilità per le donne di ricorrere all’anestesia epidurale durante il parto

Miriam Farinelli (Rf): Ancora oggi il servizio di assistenza per le donne che partoriscono si basa sulla reperibilità dei medici e non sulla guardia attiva. L’aspetto economico nel 2024 dev’essere un fatto assolutamente irrilevante. Se noi vorremo un giorno accreditarci presso l’Italia e altri Stati, dobbiamo dotare la nostra struttura ospedaliera di una guardia attiva. La carenza nel reperimento di ginecologi e pediatri è cosa nota a tutti. Nonostante le carenze, si cercano di offrire alle donne dei sistemi naturali per il controllo del dolore. Come il protossido di azoto. E’ compito dell’ISS definire se il progetto può avere una fattibilità in sicurezza. Non posso far altro che esprimere la mia posizione. Che è una posizione favorevole qualora possano esserci tutte le condizioni organizzative per mettere in sicurezza la mamma e il bambino. Se questo non potrà essere allora sono solo parole.

Iro Belluzzi (Libera): Sposo la posizione del Segretario Mularoni. Quello che si riconduce a piani organizzativi altro non è che un costo economico. Nel confermare il pieno sostegno all’Istanza, questa ci dovrebbe spingere a delle riflessioni per arrivare a rivedere l’organizzazione dell’ISS, della sanità espressa nei confronti dei nostri cittadini, in funzione della garanzia di una buona qualità. La ricerca sta permettendo di sconfiggere patologie che sembravano insuperabili. Ai nostri concittadini dobbiamo garantire in una maniera o nell’altra, con la partecipazione ad una sanità allargata, le migliori possibilità che vengono garantite all’essere umano per sopravvivere alle malattie.

Aida Maria Adele Selva (Pdcs): Non vedo perché non dobbiamo garantire a tutte le donne la possibilità di partorire senza dolore. La vedo come una necessità. Concordo sul fatto che chi doveva pensarci forse non ha messo in atto tutto quello che doveva fare. Non deve passare il messaggio che chi è in quel settore non abbia fatto il possibile per aiutare le donne, ci sono delle difficoltà organizzative che devono essere superate.

Denise Bronzetti (Npr): Qualora la donna scegliesse di voler partorire senza dolore, perché negarglielo? E’ un passaggio dovuto oltre che di civiltà. Giusto anteporre la libertà scelta delle persone.

Daniela Giannoni (Rete): Io e il mio gruppo siamo a favore dell’Istanza. Il dolore è inutile laddove la scienza ci ha messo a disposizione metodi per soffrire meno. Non è con la sofferenza che si dà valore al parto.

Francesca Civerchia (Pdcs): Tema molto caro a tutte le donne. E’ un atto di rispetto nei confronti di tutte le donne. Non accettabile partorire affrontando venti ore di travaglio contro la loro volontà. Doverosa questa Istanza. Finalmente si può fare un passaggio migliorativo per affrontare il parto in sicurezza ed evitare di soffrire a lungo per dare alla luce il proprio bambino.

Michela Pelliccioni (Domani Motus Liberi): All’interno di quest’Aula oggi viene compiuto un passo importante non solo per l’argomento medico in sé ma anche per quanto riguarda la cultura e l’attenzione nei confronti delle donne. Tutto quello che può essere fatto a vantaggio di una maggiore facilità nella maternità, deve essere assolutamente fatto.

Marica Montemaggi (Libera): Anche in questo caso, se siamo qui a discutere di una pratica ormai assodata, è solo grazie ad una pressione e una ulteriore richiesta della società civile. Comprensibili le motivazioni più tecniche e organizzative, sono contenta che abbiamo davanti a noi un atto organizzativo che rivedrà le possibilità di intervento e la configurazione del personale.

Nicola Renzi (Rf): Dobbiamo sempre partire da una valutazione di buon senso. Tante volte ci interroghiamo sul nostro settore sanitario e sulle cure da erogare alla cittadinanza. Dovremmo riflettere sul perché i sottoscrittori sono dovuti arrivare al punto di presentare un’Istanza. Non dovrebbe essere una tematica da Consiglio Grande e Generale, ma da strutture organizzative dell’ISS.

 

 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy