Centrale del Latte di San Marino, ultimo atto: la cooperativa cessa l’attività

Centrale del Latte di San Marino, ultimo atto: la cooperativa cessa l’attività

Rassegna stampa –  Il 13 ottobre l’esecutivo aveva presentato un progetto di legge per prorogare per l’ennesima volta i tempi di adeguamento, ma ora salta tutto

ANTONIO FABBRI – L’ultimo tentativo in extremis di salvare la Centrale del Latte pareva proprio essere il progetto di legge depositato dalla segreteria al Territorio e agricoltura lo scorso 13 ottobre 2023. Tuttavia non pare aver scongiurato quanto poi accaduto in questi giorni e ieri reso noto dalla San Marino Rtv: la Cooperativa agricola latte sammarinese, cessa l’attività da sabato 21 ottobre e ferma la Centrale del Latte.

Il progetto di legge depositato il 13 ottobre è intitolato “Differimento del termine per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalle norme vigenti di cui al comma 6 dell’art. 3 del Decreto legge 3 novembre 2015 n.161” .

Progetto di legge di un solo articolo nel quale si legge “Il termine previsto per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalle norme vigenti, di cui al comma 6 dell’art. 3 del Decreto Legge 3 novembre 2015 n. 161, già prorogato con Decreto- Legge 15 novembre 2018 n.145, è differito al 30 giugno 2024”.

Quali erano questi adempimenti previsti dal decreto del 2015? “Al fine di garantire la continuità dell’attività aziendale durante l’esecuzione degli interventi edilizi sullo stabilimento sede della Centrale del Latte e considerato l’interesse pubblico al mantenimento del servizio di raccolta e distribuzione di latte fresco all’interno del territorio sammarinese, il rilascio della licenza avviene in assenza dei requisiti di cui all’articolo 9 comma 4 lettere a) e c) della Legge 31 marzo 2014 n.40 ad esclusione dell’autorizzazione che attesti i requisiti igienico sanitari. L’operatore è tenuto all’adempimento e all’osservanza delle prescrizioni impartite dagli uffici dell’amministrazione per le rispettive competenze al fine dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalle norme vigenti nel termine massimo di 36 mesi. Il mancato rispetto del predetto termine comporta la decadenza della licenza”, si legge nel decreto.

Dunque il governo era pronto a concedere l’ennesima proroga, ma evidentemente la Cooperativa non riscontrava più le condizioni per proseguire nella travagliata gestione della Centrale del Latte.

Così, come riportato da Rtv, oltre ad avvisare clienti e fornitori della cessazione di attività, la Coopertiva ha inviato anche all’Eccellentissima Camera la richiesta di risoluzione della convenzione per nullità, oltre alla richiesta di risarcimento del danno.

Resta da vedere, ora, se la Centrale, che presenta una serie di annosi problemi mai risolti, sarà dismessa o se l’esecutivo cercherà altri soggetti per una nuova convenzione.

Di certo, a fronte delle travagliate vicissitudini avute dalla centrale in questi anni, chi nel 2015 fece barricate quando emersero possibili progetti industriali e potenziali compratori, col senno di poi una riflessione dovrebbe farla.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22

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