L’accordo dell’Unione europea con San Marino dopo 8 anni di negoziati, il segretario Beccari assicura: “Vantaggi per imprese, banche e studenti”

L’accordo dell’Unione europea con San Marino dopo 8 anni di negoziati, il segretario Beccari assicura: “Vantaggi per imprese, banche e studenti”

Rassegna stampa – Beccari e il gol che vale l’Europa: “Vantaggi per imprese e studenti”. Il ministro agli Esteri racconta il lungo percorso che ha permesso a San Marino lo storico accordo di associazione con l’Ue: “Potremo beneficiare della libera circolazione di persone, beni e servizi”

DONATELLA FILIPPI – Otto anni di viaggio. Ci ha messo un po’ San Marino ad arrivare in Europa. Attraversando quattro legislature, una pandemia e la guerra in Ucraina. Ma, alla fine, quell’Accordo di associazione è praticamente cosa fatta. Negoziato chiuso a Bruxelles appena qualche giorno fa. Ora la firma prevista per i primi mesi del prossimo anno, poi la ratifica. A segnare il gol che vale l’Europa è stato il segretario di Stato agli Esteri, Luca Beccari. Sfruttando gli assist di tre suoi predecessori. (…)

Paese associato all’Ue ma non Paese membro. Cosa cambia? “San Marino, restando un Paese terzo all’Unione europea, avrà lo status speciale che gli permetterà di aderire al mercato unico, come se fosse a tutti gli effetti un Paese membro. Quindi beneficiando delle quattro libertà: la libera circolazione di persone, capitali, servizi e merci”.

Un vantaggio per le aziende? “Loro si confrontano tutti i giorni con il mercato unico e sanno quanti ostacoli esistono ora. Significherà non esserne più tagliati fuori, uscire da una condizione penalizzante. Pensi soltanto al settore degli appalti dei servizi pubblici. Parteciparvi per i sammarinesi è difficile in Italia. In Europa è impossibile. Non sarà più così”.

Una svolta non soltanto per le aziende, giusto? “Le banche non potevano avere relazioni fuori territorio, gli studenti avevano tante difficoltà a studiare all’estero. Per non parlare dei costi più alti, tra un permesso di soggiorno e l’altro. Non sarà più così. Saremo ancora extracomunitari, ma saremo trattati come comunitari”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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