San Marino. Alessandro Rossi: “Npr era un tentativo positivo, ma si è rivelato un cartello elettorale”

San Marino. Alessandro Rossi: “Npr era un tentativo positivo, ma si è rivelato un cartello elettorale”

L’Informazione di San Marino. Esperienza di Npr finita: era tentativo positivo, ma si è rivelato un cartello elettorale

ANTONIO FABBRI – Alessandro Rossi affianca Iro Belluzzi e vuole manifestare la sua vicinanza al consigliere uscito da Npr e dal Psd e confluito come indipendente nel gruppo consiliare di Libera. Una scelta che sta creando fermento nel panorama politico.

“Voglio chiarire i motivi per cui sono qui accanto ad Iro – esordisce Alessandro Rossi – il primo è che Iro è una brava persona, e bisogna essere vicino alle brave persone nel momento in cui fanno scelte difficili. Siamo entrambi di sinistra con un passato politico importante e siamo legati da profonda amicizia, soprattutto nelle vicende di Noi per la Repubblica. A dicembre 2020 presentai le mie dimissioni da Npr, perché dissentivo sulla scelta del debito estero, in particolare con una società del paradiso fiscale del Delaware. E da Npr non ho avuto comunicazioni per incontri, per discutere del contenuto di quella lettera che avevo presentato. Nulla. Oggi – aggiunge poi lapidario – si può amaramente dire, che il percorso politico di Npr è concluso, almeno per quanto riguarda mia persona e quella di Iro. Nonostante gli sforzi che entrambi abbiamo fatto per cercare di crearlo”.

Quindi ricostruisce i passaggi da cui è scaturita l’esperienza di Npr. “La mia presenza era prevalentemente in Md, con Pedini Amati. Eravamo stati buttati fuori dall’alleanza con il movimento civico Rete. E volendo dimostrare la nostra capacità politica di aggregare, abbiamo pensato ad un progetto capace di aggregare persone in un momento difficile. Unirsi anche se da provenienze diverse”.

L’auspicio di Rossi e Belluzzi era creare le condizioni per superare “uno dei problemi principali, ovvero la mancanza rispetto e di condivisione tra le persone. Pensavamo a un progetto portato avanti da uomini liberi indipendentemente dalla provenienza politica. Purtroppo, fin da subito sono state disgregate queste potenzialità. Perché purtroppo di fronte al potere, gli atteggiamenti perdono di razionalità e prevalgono i percorsi individuali e le scelte al di fuori di contesti democratici. Avevamo proposto regolamenti per scegliere democraticamente la rappresentanza in Congresso. La proposta non è stata persa in considerazione. Una volta formato il governo avevamo proposto formule democratiche per il percorso decisionale, ma anche questo aspetto non è stato recepito”, dice Rossi. “Purtroppo però si è rivelata una disfatta politica e Npr era un tentativo positivo, ma per altre dinamiche ha finito il suo percorso essendosi rivelato a un cartello elettorale”.

Poi richiama anche l’indagine che si è innescata a carico Iro Belluzzi. “Sono qui perché Iro ha passato momenti molto duri. , coda anomala e mai avvenuta in questo paese e stranamente partita a cavallo di una decisione importante in E’ stato indagato per una lettera anonimaCommissione giustizia. E non nascondo che l’atteggiamento sulla giustizia è stato di vicinanza con Iro Belluzzi. Una vicenda simile alla mia quando sui giornali sono stato descritto come ‘mediatore giudiziario’… per azione fatta in buona fede. Di fronte a questa violenza non ho ricevuto alcun tipo di solidarietà pubblica. Da allora, e per tutti i percorsi personali che ho sviluppato, sono dell’opinione che le persone per bene vadano difese”. Quindi ritiene “importante, decisiva, e coraggiosa” la scelta fatta da Belluzzi, “che va rispettata”. “Poteva sbattere la porta e attivare percorsi di scontro populistico e atteggiamenti per massimizzare il suo consenso; poteva fondare un nuovo partito, ha scelto una linea di piena responsabilità. Ha scelto di sostenere il programma di governo che ha firmato e questo dice che non c’è volontà di destabilizzare.

Dice il Psd che sarebbe dovuto entrare nel gruppo misto. Allora sì che quella sarebbe potuta essere una scelta opportunistica, con Npr ridotto a 6 consiglieri il gruppo misto ne avrebbe avuti cinque, e avrebbe potuto rivendicare un peso in maggioranza e pretendere un posto al governo. Ha scelto di riaprire un dialogo franco, approfondito e per una riaggregazione di persone per bene e serie che cercano di affrontare il momento difficile del paese”.

Iro Belluzzi ribadisce le considerazioni già espresse in questi giorni e auspica che la politica possa avviarsi su un terreno che metta da parte gli scontri e gli attacchi personali e, attraverso il dialogo, possa ascoltare le istanze della cittadinanza.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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