San Marino. “Anche la nostra Repubblica può dare un contributo essenziale a tutto il mondo”. Don Mangiarotti

San Marino. “Anche la nostra Repubblica può dare un contributo essenziale a tutto il mondo”. Don Mangiarotti

Riceviamo e pubblichiamo

Ogni verità, da chiunque sia detta, proviene dallo Spirito Santo». Per questo «ci alzeremo in piedi», sempre

Accade spesso di apprendere notizie che allargano il cuore, e che ci chiamano in causa.

Ieri, nella festa di s. Margerita Maria Alacoque, ne ho fatto l’esperienza.

  1. Conosciamo tutti il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, figura nota e stimata qui in Repubblica, da lui spesso visitata. E abbiamo appreso quanto i giornali ci hanno fatto sapere. Così l’ANSA: «…in un incontro online con un gruppo di giornalisti ha risposto a una domanda se lui sia pronto a offrirsi per uno scambio per liberare i bambini ostaggio nelle mani di Hamas. “Se io sono pronto a uno scambio? Qualsiasi cosa, se anche questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta”».

Non penso che ci siano parole di commento, è la verità dell’amore, che supera ogni barriera e ideologia. La fede in Cristo e l’esempio di san Francesco mostrano la grandezza a cui può arrivare il cuore dell’uomo.

  1. Ancora. Avevo acceso la radio pochi minuti prima delle 15, per ascoltare le notizie su quanto sta accadendo in Israele. C’è una intervista, come sempre un po’ sbarazzina, a un personaggio di cui non avevo sentito il nome. Queste, all’incirca le parole: «Lei è sposato da 58 anni… la fedeltà è di destra o di sinistra?» «La fedeltà non è di destra o di sinistra, è dell’umano». Poi sento il nome di chi è l’intervistato: Fausto Bertinotti. Non sono sulle sue posizioni politiche, ma come non pensare che si tratta di quel «vero che proviene dallo Spirito Santo»?
  2. Infine, leggendo i vari comunicati stampa, mi sono imbattuto in questa proposta: «Di fronte al rischio di una nuova intifada, con la comunità internazionale divisa tra l’Occidente, i suoi alleati e “gli altri”, RETE invita le nostre istituzioni a farsi promotrici di iniziative che pongano la Repubblica come sede imparziale e permanente per la costruzione di un dialogo di pace. Non tanto e non solo per la ripartizione di equilibri di potere, quanto piuttosto per un appello al cessate il fuoco, perché l’attenzione primaria sia sul rispetto dei diritti civili, sulla protezione delle popolazioni, e perché venga superata una volta per tutte questa “regolarità della tragedia”».

Non sono mie le posizioni di Rete, e mi è capitato, in questi giorni, dalla fine del mese scorso, di chiedere invano un appuntamento al Segretario di Stato agli Esteri, per chiedere proprio che la Repubblica di San Marino si offra come soggetto che accolga le proposte di pace nel mondo. Pensavo allora alla situazione dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh) a cui avrei aggiunto quanto quelli di Rete hanno chiesto.

Chissà se l’amore alla verità e il dolore per quanto sta accadendo agli uomini, donne, anziani e bambini farà sì che questa proposta venga accolta. Lo scempio perpetrato da Hamas e le ritorsioni di Israele chiedono uomini di pace. Sappiamo quanto la realpolitik ai tempi delle atrocità naziste contro gli ebrei ha lasciato che milioni di ebrei venissero sterminati. È questo il tempo di operatori di pace, nella consapevolezza che ogni minuto perso porta conseguenze atroci.

Non solo, spero che la politica si faccia capace di ascoltare le istanze della società civile, come pure che i nostri concittadini sappiano dare voce alle esigenze di giustizia e di verità che sono il grido di ogni uomo.

Anche la nostra Repubblica, al di là della sua piccolezza, può dare un contributo essenziale a tutto il mondo. Siamo presenti nelle istituzioni internazionali con diritto di voto e con tutta la nostra dignità di responsabili del bene di ogni uomo, e il mondo intero ci osserva. Che non ci giudichi.

Che risuonino ancora tra noi le parole di s. Giovanni Paolo II, quando, per difendere la vita di ogni uomo, davanti al mondo ha solennemente affermato: «Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata… Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata… […] Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l’energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia…»

don Gabriele Mangiarotti

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