Nell’Istanza chiesto che l’archivio sia di facile accesso e sempre disponibile
MARINO CECCHETTI – È stata approvata all’unanimità nell’ultima sessione consiliare l’istanza d’arengo per la creazione e pubblicazione di un archivio delle registrazioni audio delle sedute del Consiglio Grande e Generale (CGG) e delle Commissioni Consiliari Permanenti. Archivio accessibile sempre e a tutti.
Come già si è avuto occasione di sottolineare quando l’istanza è stata presentata, i firmatari hanno chiesto un qualcosa che in ogni Paese democratico è un’ovvietà: “un archivio completo contenente tutte le sedute consiliari e commissioni, nella loro integralità”. E hanno aggiunto una precisazione pur essa ovvia: “Tale archivio dovrà essere di facile accesso per tutti i cittadini e disponibile h24”.
Noi, tutti presi dall’entusiasmo che l’istanza ha suscitato, avevamo dato per certo che al momento della discussione in CGG fra i 70 politici presenti (60 consiglieri + 10 membri del Congresso di Stato) ci sarebbe stato chi avrebbe preso la palla al balzo per proporre la abrogazione della famigerata legge 31 ottobre 1986 n. 126. Legge che – in violazione degli Statuti – consente di non effettuare la stesura dei “verbali integrali” del CGG. Legge che ha di fatto interrotto la serie dei volumi che – da metà Cinquecento e fino al 30 giugno 1982 – è conservata al completo nell’Archivio di Stato (con un piccolo buco a cavallo dell’anno 1700).
Delusione. Non c’è stato in CGG mercoledì scorso alcun intervento in tal senso.
Tutto, dunque, nel nostro Paese, continuerà come prima circa la archiviazione degli atti parlamentari. Nessuno (dei 70) ancora si preoccupa di cominciare a recuperare e mettere al sicuro i 41 anni di lavori consiliari pregressi, dopo una perizia tecnica sullo stato dei materiali utilizzati nel periodo.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 17
