San Marino. Codice della strada, con il decreto di metà gennaio diventano più salate le sanzioni

San Marino. Codice della strada, con il decreto di metà gennaio diventano più salate le sanzioni

RASSEGNA STAMPA – Il Decreto delegato pubblicato il 15 gennaio scorso inasprisce le multe innalzando le soglie massime per i vari scaglioni. Per le “multe” di terza categoria si arriva fino a mille euro. Occhio alla velocità

ANTONIO FABBRI – Non c’è solo il vademecum per come percorrere le rotonde nel nuovo Codice della strada, ma diventano più salate anche le sanzioni per le varie categorie che, se nel limite minimo restano invariate, nel limite massimo aumentano di 100 euro per quelle di prima categoria, di 150 per quelle di seconda e di 250 euro per quelle di terza. Ogni infrazione prevede una sanzione specifica inquadrata nella categoria di riferimento. Le infrazioni nell’affrontare le rotatorie, ad esempio, rientrando tra le violazioni delle norme sulla precedenza che prevedono una sanzione amministrativa, quella che tutti comunemente ancorché impropriamente chiamiamo “multa”, di seconda categoria, In tale caso la sanzione può andare dai 200 ai 650 euro.

L’esempio emblematico della gradualità delle sanzioni è nel superamento del limite di velocità, rilevato ad esempio dagli “odiati” autovelox. Così il codice della strada prevede che “se il superamento è sino a 10 km/h” la sanzione prevista sia quella “amministrativa di prima categoria”.

Questa sanzione può andare, secondo i ritocchi al rialzo dei massimi fatti con il Decreto delegato numero 5 del 15 gennaio scorso, “da 100 a 350 euro”; prima la soglia massima era di 250 euro. Questo nel rispetto del principio di gradualità, il che significa che se il superamento del limite sarà, ad esempio, di 2 chilometri orari, la sanzione sarà più prossima ai 100 euro; se il supeamento sarà invece di 9 o 10 chilometri orari, la sanzione sarà più prossima ai 350 euro.

Ancora. Sempre l’articolo 60 del codice della strada prevede: “se il superamento è sino a 35 km/h” la sanzione pecuniaria amministrativa sarà “di seconda categoria”; sanzione di seconda categoria che va dai 200 ai 650 euro, con la stessa gradualità.

Se il piede sull’acceleratore è ancora più pesante e “il superamento è sino a 60 km/h”, la sanzione pecuniaria amministrativa sarà “di terza categoria, oltre a quanto previsto dall’articolo 66”. In tale caso la “multa” potrà andare da 500 a 1000 euro, oltre alla sospensione della patente, prevista appunto dall’articolo 66, che può andare “da uno a quattro mesi in caso di violazione del divieto di superare i limiti di velocità di oltre quaranta chilometri”.

Infine “se il superamento è di oltre 60 km/h” è punito “con la sanzione pecuniaria amministrativa di terza categoria raddoppiata fino al massimo, oltre a quanto previsto dall’articolo 66”.

Inutile dire che per la sicurezza di tutti tenere una velocità moderata e consona ai luoghi e alle circostanze con una costante attenzione alla guida, sia d’obbligo. Vero è che con il ritocco al rialzo dei massimi delle sanzioni diventa sempre più opportuno anche per la salute delle proprie tasche. (…)

Articolo tratto da L’informazione di San Marino

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