COMUNICATO STAMPA
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 26 – 30 GIUGNO
-MERCOLEDI’ 28 GIUGNO_Pomeriggio-
La seduta del Consiglio grande e generale riparte nel pomeriggio dal comma 4 “Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni”, con il giuramento dei segretari di Stato e dei consiglieri eletti in loro sostituzione.
I Capitani reggenti leggono la relazione che propone al Consiglio la nomina di Vittorio Brigliadori per il Partito democratico cristiano sammarinese e Alessandro Rossi per Noi per la Repubblica, in sostituzione rispettivamente di Mariella Mularoni e Gian Nicola Berti nominati segretari di Stato per la Sanità e per gli Affari interni. Segue il giuramento di tiro dei nuovi membri del Congresso di Stato sui “Santi Vangeli”. I neo consiglieri Brigliadori e Rossi entrano dunque in Aula e a loro volta prestano giuramento.
Il passo successivo, comma 5, è il completamento dell’aggiornamento della composizione di sei commissioni consiliari, della Consulta della Pubblica istruzione, delle tre delegazioni presso Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, Assemblea Parlamentare dell’Osce e del Gruppo nazionale presso l’Unione Interparlamentare. Per la commissione per il Lavoro vengono nominati membri supplenti Mirella Andreini per Motus liberi, Gloria Arcangeloni per Rete e Linda Menghi per Noi per la Repubblica; per la commissione del Magistero di Sant’Agata Rete e Libera soprassiedono sulla nomna e Npr conferma Enrico Rossi; per la commissione per le Pari Opportunità Npr indiva Arianna Golfi; per la commissione per le Politiche Giovanili Rete soprassiede e Npr indica Alice Casadei Menghi e Anna Chiaruzzi; per la commissione Risorse Ambientali ed Agricole Rete nomina Nicola Bonini; per la commissione Statale per l’Artigianato Npr soprassiede alla nomina; per la Consulta della Pubblica Istruzione il Pdcs propone Federica Bizzocchi e Npr Marta Bossi; per la Delegazione consiliare presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, con le nomine attive dal 2024, Npr indica Gerardo Giovagnoli mentre il Pdcs ci riflette ancora. Nicola Renzi di Repubblica futura interviene per ricordare che “nelle nomine serve o è molto auspicabile la parità di genere e Rf si è sempre attenuta al principio”. Emanuele Santi di Rete fa invece notare che con la nomina a segretario di Stato di Mularoni lascia un posto libero e chiede una verifica sulla parità. Andrea Zafferani di Rf chiede a sua volta un chiarimento in merito; per la Delegazione consiliare presso l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo Npr nomina Giacomo Simoncini; per la Delegazione consiliare presso l’Assemblea parlamentare dell’Osce Npr indica Maria Luisa Berti; infine per il Gruppo nazionale presso l’Unione interparlamentare Npr designa Matteo Rossi e Giacomo Simoncini, Libera invece soprassiede sulla nomina.
Il comma 6 prevede la nomina organi sociali dell’Istituto per la gestione e il recupero dei crediti, Igrc, dunque consiglio d’amministrazione e collegio sindacale. Il segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti per il cda indica come presidente Elena Burello, mentre le banche hanno scelto Tania Casadei, Emanuele Rossini, Aldo Calvani e Luca Simoni. Per il collegio sindacale il Pdcs nomina Sara Pelliccioni come presidente, Npr Debora Della Valle e Libera Marilisa Mazza. Il consigliere Renzi di Rf chiede per il cda la nomina per scheda. Le votazioni vanno tutte a buon fine
Al comma 7 un’altra nomina, quella della commissione E-sport ai sensi dell’articolo 75 della Legge 9 maggio 2023 n. 80. Sono cinque i componenti: il segretario di Stato per lo Sport Teodoro Lonfernini indica come presidente Gianluigi Fioriglio; Motus liberi soprassiede e Npr indica Lorenzo Antonini; Libera indica Jacopo Izzo e Rete soprassiede. Mentre al comma 8 sono due le dichiarazioni di pubblica utilità, permute ed assegnazioni varie illustrate dal segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti, per le quali servono i due terzi dei voti dell’Aula per l’approvazione (39 voti): la prima riguarda la dichiarazione di pubblica utilità l’ampliamento dell’aviosuperficie di Torraccia, che prevede espropri; la seconda la vendita di una porzione di terreno di circa 80 metri quadrati a un privato a Montefiorino. “È una piccola porzione- spiega Canti- e la legge stessa dice che può essere messa in vendita. Non c’è nessun progetto di pubblica utilità in merito”. Quanto incassato dalla vendita, circa 14.000 euro, andrà al 60% per politiche di tutela ambientale sotto forma di immobili strategici e al 40% per il sostegno alla ricerca ambientale.
Si apre il dibattito al termine del quale la prima pratica viene approvata all’unanimità con 48 voti favorevoli e la seconda invece non si perfeziona con 33 voti favorevoli e un contrario che non permettono di raggiungere il quorum di 39.
Si arriva così al comma 9 e alla ratifica di un decreto legge e nove decreti delegati, di cui uno viene ritirato dalla seduta odierna. Tre, con emendamenti, vengono scorporati e gli altri vengono approvati con 24 voti favorevoli e un contrario. Quello scorporati sono il 59 “Modifiche agli Allegati A e B alla Legge 1 febbraio 2023 n.14 – Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”; il 67 “Modifiche all’Allegato A della Legge 5 dicembre 2011 n.188 relative al Dipartimento Economia e nuovo fabbisogno della UO Ufficio Attività Economiche”; il 93 “Misure straordinarie per il contenimento dei costi del gas naturale, dell’energia elettrica, del servizio idrico integrato e disposizioni in materia di rateizzazione e tariffe sociali”. La seduta si interrompe alle 18.30 al decreto 59 e ripartirà alle 21.
Di seguito un riassunto degli interventi
Comma 6 – Nomina organi sociali dell’Istituto per la Gestione e il Recupero dei Crediti, brevemente Igrc (Decreto Delegato 6 luglio 2022 n.100): Consiglio d’Amministrazione (articolo 12) e Collegio Sindacale (articolo 17)
Matteo Ciacci, Libera: occorre accelerare sul progetto npl, merita un’attenzione particolare, e abbiamo chiesto a quanto ammontano i crediti non performanti. C’è stato un forte ridimensionamento perché la Cassa di risparmio ha valutato di non inserire i suoi crediti, quelli Delta in particolare. Occorre capire quali sono stati i passi in avanti fatti, gli accordi con le banche, se l’arrenger è stato scelto. Servono quadro della situazione e timing, è arrivato il momento di aprire il confronto. Con tanti immobili a garanzia dei crediti, serve anche un grande piano legato all’edilizia e la possibilità di affittarli. Incalzeremo il governicchio su questa tematica.
Comma 8 – Dichiarazioni di pubblica utilità, permute ed assegnazioni varie
Pubblica utilità ampliamento aviosuperficie (approvata)
Vladimiro Selva, Libera: l’infrastruttura è un progetto che parte da lontano e si arriva fare la pista di circa un chilometro per ampliarne le potenzialità. È una risorsa in più e se un progetto è utile lo sosteniamo. Quell’opera è di pubblica utilità, poi dipende da come la si utilizza. Ci sono cittadini preoccupati in zona ma rendere l’aeroporto più funzionale è un’occasione per la collettività e per la nostra economia.
Fernando Bindi, Repubblica futura: sosteniamo questa proposta, finalmente si comincia a lavorare in termini razionali e secondo le regole internazionali. C’è un interesse generale, per la dichiarazione di pubblica utilità e gli espropri ci sono sempre problemi. La parte abitata non ha mai gradito la struttura ma è giusto completarla. Raccomandiamo che il Consiglio grande e generale o la commissione apposita siano informati su costi e spese.
Iro Belluzzi, Libera: l’opera dà una risposta definitiva su collegamenti diversi, per connettere San marino al resto del mondo con un’aviosuperficie di proprietà dello Stato. Sullo scalo di Rimini invece tutto si è arenato, sarebbe importante riprendere in mano i rapporti. Il primo step è di circa cinque milioni di euro e nel completamento non sarebbe male trovare sinergie con il privato per abbattere i costi.
Roberto Ciavatta, Rete: da tempo a bilancio gli stanziamenti per questo intervento, sono somme accettabili ma si è partiti da un’ipotesi faraonica di decine di milioni. Ora si tratta di un’asfaltatura della pista attuale con la possibilità di ampliarla fino a poco meno di 900 metri, da 600, sufficienti per l’atterraggio di piccoli aerei. E il mercato è proprio sui piccoli aerei dei privati. La pista è all’interno di un territorio ambito e con la Smac e costi di carburante inferiori potremmo avere un grande afflusso per fare il pieno.
Gian Carlo Venturini, Partito democratico cristiano sammarinese: la dichiarazione fa fare un passo in avanti, si parla di questa infrastruttura da oltre 30 anni. 10 anni fa c’è stata una prima fase di espropri, 47.000 metri quadrati di terreno, ora si può completare il secondo tratto per una infrastruttura in sicurezza per fini turistici ed economici. I costi sono circa di 3,5 milioni di euro e sono già a bilancio, per i primi 650 metri con asfalto e quanto necessario alla pavimentazione. Da una parte si può procedere in tempi brevi con i primi lavori, anche nel prossimo autunno, e poi con il secondo progetto.
Gian Matteo Zeppa, Rete: chiedo al segretario di Stato un approfondimento. O c’è un caso di omonimia o siamo in una situazione particolare. Tra i proprietari per gli espropri c’è un nome, Marino Grandoni. Ci sono stati, a seguito delle tanti indagini cui è soggetto, dei sequestri cautelativi. Cosa succede con i rimborsi per l’esproprio?
Mirko Dolcini, Motus liberi: da piacere si riconosca la bontà di questa infrastruttura. È utile per la nostra economia e per il turismo, così come per la sovranità e l’autonomia. Occorre dare rilievo alla sicurezza ma non ho dubbi. C’è stata lungimiranza sugli espropri.
Maria Luisa Berti, Noi per la Repubblica: grande favore per questa pratica, dopo una battuta d’arresto si porta a compimenti un’opera importante per il Paese. Dalla vendita di carburante al turismo di un certo tenore, ci saranno benefici. Ringrazio chi ha sempre creduto nel progetto, l’Aeroclub, mentre per i rilievo del collega Zeppa. Se non è omonimia non deve pregiudicare conclusione dell’iter dell’espropri, l’indennizzo può essere o non corrisposto e messo a sequestro. Serve massima attenzione.
Emanuele Santi, Rete: il progetto di ampliamento lo abbiamo sempre caldeggiato. Al segretario di Stato ribadisco di cercare di monitorare e contingentare i costi: a bilancio ci sono 3,5 milioni e la prima asfaltatura costava 600.000 euro. Spero che l’intervento sia definitivo, senza ulteriori costi. Quanto costano gli espropri per portare la pista a 900 metri? Sarebbe importante capire come utilizziamo la pista, serve un business plan. La richiesta di Zeppa credo sia condivisibile da tutta l’Aula. Si capisca se è un’omonimia e se si riconosce il risarcimento va congelato.
Stefano Canti, segretario di Stato per il Territorio, replica: la bontà del progetto è stata capita. Si tratta di un’infrastruttura strategica, può portare sviluppo a economia in diversi aspetti, a partire dalla vendita di benzina. La pista è di 670 metri, gli espropri sono per gli ulteriori 230 metri lineari. Il progetto è pronto per la prima parte per un costo di 3,5 milioni, più la restante parte per cui è stato incaricato il progetto. Sulla proprietà di Grandoni, il 6 aprile 2023 il terreno è stato iscritto come anticipo di privilegio per l’Eccellentissima Camera e l’indennizzo servirà per gli eventuali risarcimenti delle cause. Mi impegno a mettere a disposizione tutti gli aggiornamenti sull’opera.
Vendita di porzione terreno (respinta)
Vladimiro Selva, Libera: di situazioni analoghe ce ne sono tante e poi c’è la norma sui frustoli. Ci vorrebbe un ufficio ad hoc slegato dalla discrezionalità politica. Perché ne viene avanti una e non altre? Inoltre servono 40 consiglieri favorevoli, perché allora viene portata in Aula? Per farla bocciare da altri? L’area può chiederla in affitto. Venderla in questo modo espone l’Aula a una discrezionalità illogica. Sarebbe diverso se dietro c’è un’azienda. Non ci sentiamo di sostenerla.
Rossano Fabbri, Gruppo misto: di situazione di questo genere ne esistono tante e si deve dare una procedura generale, simile a quella per la valutazione dei frustoli. Si deve superare la discussione e avallo della vendita di 80 metri in uso a privato da 26 anni, al prezzo di 180 euro al metro, da parte dell’Aula. Servono i due terzi dei voti, va fatto un ragionamento di buon senso, anche per evitare strumentalizzazioni.
Matteo Ciacci, Libera: ci piacerebbe meno discrezionalità da parte del segretario di Stato, ma un metodo oggettivo. Ogni cittadino va considerato come gli altri. Ci sono altre richieste? Perché si è scelta questa? Fa piacere comunque che nella delibera c’è la precisazione che le somme incassate una parte vanno per politiche di tutela ambientale e 40% per il sostegno alla ricerca ambientale, come da principio di un nostro odg.
Roberto Ciavatta, Rete: si tratta di un appezzamento che fa parte della proprietà ed è già in uso. C’è poco da discutere. Però qual è la ratio con cui si arriva a questa vendita? Si tratta di un favore? Non è una questione formale, si portano provvedimenti su richiesta. Occorre verificare preliminarmente che le richieste di acquisto non vengano da chi ha in corso abusi edilizi in altre zone.
Gian Carlo Venturini, Partito democratico cristiano sammarinese: stiamo parlando di un piccolo appezzamento in uso dal 1997, ci sono i pareri favorevoli degli uffici e vine e pagato 180 euro al metro quadro. Le pratiche simili possono essere prese in considerazione.
Iro Belluzzi, Libera: il consigliere Venturini è il “padre dei frustoli” e la sua modalità di intervento era totalmente diversa. Qui si dà risposta a un singolo cittadini quando ce ne potrebbero essere 50. Ci possono essere altri strumenti, come una compensazione. Servono dei procedimenti omogenei.
Stefano Canti, segretario di Stato per il Territorio, replica: le procedure sono queste. Nel momento in cui i cittadini fanno richiesta di acquisto terreni si istruisce la pratica chiedendo i riferimenti e gli uffici valutano interesse pubblico. Se le porzioni possono essere vendute perché non c’è pubblica utilità allora le pratiche arrivano in Aula. È pretestuoso chiedere un elenco delle pratiche, se arrivo con 50 pratiche passo per il re dei frustoli. Ho fatto quello che mi compete fare. Poi il Consiglio si assume le sue responsabilità gli uffici dicono che può essere venduta. Mi auguro sia approvata.
Gian Carlo Venturini, Partito democratico cristiano sammarinese, replica: non ho portato a termine la normativa sui frustoli che è stata ripresa da altri colleghi.
Vladimiro Selva, Libera, replica: avevamo chiesto con un odg a fronte del nostro sostegno sulla vendita, l’impegno che gli incassi non fossero utilizzati per consulenze e progetti inattuabili. Ma non è che qualsiasi vendita allora va bene. Questa puzza di favore. Occorre togliere la discrezionalità.
Iro Belluzzi, Libera, replica: da notaio del congresso di Stato Venturini verificava tutte le pratiche.
Stefano Canti, segretario di Stato per il Territorio, seconda replica: la legge c’è già che dà la possibilità di sottoporre al Consiglio la vendita di terreni.
Comma 9 – Ratifica Decreto Legge e Decreti Delegati:
Decreto Delegato 04/04/2023 n.59 Modifiche agli Allegati A e B alla Legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”.
Luca Beccari segretario di Stato per gli Affari esteri: viene adottato in attuazione delle legge sul Servizi diplomatici che è in piena attuazione. Ci sono due emendamenti tecnici: sull’indennità di funzione diplomatica che va corrisposta non parametrata ai giorni effettivi di servizio; il secondo corregge un errore.
Nicola Renzi, Repubblica futura: la legge è stata appena fatta e c’è l’adeguamento alla nuova nomenclatura. Ma di fatto è solo cambiato il nome. Il percorso è stato molto condiviso, ci sono state delle migliorie, anche se ci sono cose noi non avremmo fatto. Permane una possibile problematica legata all’utilizzo del passaporto diplomatico da parte dei consoli. Non è permesso per quelli nominati dopo la legge, c’è una casistica? Sono pienamente d’accordo con il primo emendamento. Sul secondo chiedo se i periodi di anni rimangono invariati.
Luca Beccari segretario di Stato per gli Affari esteri, replica: il tema del passaporto diplomatico è stata una scelta della commissione Affari esteri che crea un doppio regime. Per chi era in carica lo mantiene. Per la rotazione gli anni non cambiano. Il principio è importante per garantire dinamismo e scambio di conoscenza.