San Marino. Conto Mazzini, l’ultimo scampolo in appello davanti al giudice Fumu

San Marino. Conto Mazzini, l’ultimo scampolo in appello davanti al giudice Fumu

Rassegna stampa – Il giudice Fumu si è riservato di decidere entro tre mesi

ANTONIO FABBRI – Ultimo scampolo in appello del processo Conto Mazzini. Ieri è stata valutata dal Giudice Giacomo Fumu, Giudice per la responsabilità civile dei magistrati ieri in qualità di Giudice delle appellazioni penali, la posizione di Biljana Baruca. La contestazioni nei confronti della donna, impossibilitata a partecipare alle udienze di appello per motivi di salute, erano state stralciate dal Giudice Francesco Caprioli ed era quindi rimasta in attesa di giudizio di secondo grado.

L’udienza su questa posizione si è celebrata ieri. In apertura gli avvocati difensori, Stefano Pagliai e Stefania Podeschi, hanno presentato ulteriore istanza di rinvio, sempre per motivi di salute.  Si è opposta il Procuratore del fisco Giorgia Ugolini, ritenendo che gli impedimenti legati ai problemi medici fossero superati.

Il giudice Fumu, con ordinanza, ha ritenuto a sua volta non esserci più gli impedimenti riscontrati a suo tempo, disponendo quindi di procedere in contumacia con le conclusioni delle parti. Così, rifacendosi alle memorie conclusive, la procura fiscale ha richiamato l’evoluzione giurisprudenziale che c’è stata sul tema di riciclaggio, chiedendo, per uniformità di giudizio, di tenere conto di quanto deciso dal giudice Caprioli nei confronti degli altri imputati, In funzione della pronuncia del Collegio Garante.

Stessa linea della Procura fiscale sulle confische, rilevando come in primo grado Baruca fosse stata condannata alla confisca diretta di 29.888 euro, già sotto sequestro, più la confisca per equivalente fino a 2,6 milioni di euro. Anche qui il Pf ha chiesto uniformità di giudizio, ancorché, ha affermato, non si trovi d’accordo sull’annullamento delle confische per equivalente quando sia accertata l’illecita provenienza del denaro.

La difesa dal canto suo ha chiesto il proscioglimento in funzione della sentenza del Collegio dei garanti circa la natura di reato a consumazione istantanea del riciclaggio e quindi la non imputabilità, all’epoca dei fatti, per autoriciclaggio originariamente contestato. Ha inoltre chiesto la revoca di tutte le confische, non solo di quelle per equivalente, in funzione del riferimento fatto, dichiarando inammissibili i ricorsi, dal Giudice di terza istanza Oliviero Mazza “che – ha detto l’avvocato Pagliai – ha en passant dichiarato illegali tutte le confische”. Questo anche se il giudice dell’esecuzione, Vico Valentini, ha ritenuto invece di applicare la sentenza di appello e confermare le confische dirette stabilite in quella sede.

Il giudice Fumu si è riservato di decidere entro tre mesi.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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