San Marino. Des, il Segretario agli Esteri confida nella mediazione in maggioranza

San Marino. Des, il Segretario agli Esteri confida nella mediazione in maggioranza

Des, il Segretario agli Esteri confida nella mediazione in maggioranza

“Non è un progetto che si deve fare a tutti i costi, ma vale assolutamente la pena di provare a metterlo a terra”

ANTONIO FABBRI –  La questione del Distretto economico speciale sarà terreno di confronto e, c’è da aspettarselo, di scontro nei primi giorni del nuovo anno, anche perché, con la prosecuzione dell’ordine del giorno rinviato nella seduta di dicembre, il progetto di legge sul Des entrerà in prima lettura nel Consiglio di gennaio. Inevitabile che l’argomento fosse trattato anche nella conferenza stampa del Congresso di Stato di fine anno, alla luce anche delle perplessità che sul progetto serpeggiano all’interno della stessa maggioranza. Di recente anche il Segretario di Stato all’Industria, Fabio Righi, ha ribadito quanto aveva già affermato in Consiglio ripetendo la frase: “Dobbiamo vendere all’esterno una visione del Paese, non vendere il Paese”.

Quello che non piace a Motus è in particolare il fatto che il progetto del Des sia ritagliato attorno alla figura del milionario spagnolo Enrique Bañuelos de Castro.

Ad essere convinto che, alla fine, in maggioranza si troverà un accordo è il Segretario agli Esteri, Luca Beccari, che sulla questione politica sollevata dal progetto di legge, ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di fine anno: “La politica prevede un grosso sforzo sempre, che è quello della sintesi. La sintesi tra posizioni divergenti. Noi tante volte compiamo un lavoro che non emerge. Quando ci confrontiamo in Congresso di Stato sui vari temi non partiamo mai da posizioni unanimi totalmente allineate. Spesso dobbiamo trovare prima tra di noi e poi con la maggioranza le convergenze che ci permettano  di portare avanti le varie progettualità.

E’ chiaro – ha detto il Segretario Beccari – che qui siamo di fronte a un percorso un po’ diverso. Qui non stiamo parlando di una riforma, o di un qualcosa che trae le sue basi dal passato. E’ una cosa che è venuta fuori negli ultimi tempi e probabilmente è un progetto che a livello dimensionale richiede uno sforzo di approfondimento e di mediazione politica importante. Però crediamo anche che fermarsi a questa difficoltà e non approfondire, non esaminare questo progetto, non metterlo sul tavolo della discussione politica, sia perdere un’occasione. Non è un progetto che si deve fare a tutti i costi – aggiunge – ma è un progetto che vale assolutamente la pena provare a mettere a terra. Poi vedremo se troveremo le sintesi giuste, e questo per me è un bilancio che si deve fare alla fine, non durante il percorso.

La scelta di portare il progetto di prima lettura di avviare un iter consiliare ordinario, di non usare scorciatoie come possono essere i decreti o la legge finanziaria e di aprire un dibattito politico pubblico su questo progetto, è la volontà del governo di affrontare il tema in maniera seria e ordinata. Credo che i conti si faranno alla fine, quando avremo visto se tutte le caselle andranno a posto e se questo sarà un progetto che porterà una utilità importante per il paese. il fatto che lo abbiamo avviato in prima lettura dimostra che noi l’idea ce l’abbiamo ma va ovviamente confrontato con i diversi strati della società e vedremo anche quale sarà la risposta”, ha concluso il Segretario Beccari.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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