Rassegna stampa – L’Informazione di San Marino, Marino Cecchetti: “L’uomo che uccide”
MARINO CECCHETTI – L’uomo – il maschio – che uccide la propria compagna, sta suscitando reazioni come mai in precedenza. Segno che effettivamente si è protesi a cambiare – ormai si spera – definitivamente. Papa Francesco, questi giorni, sta usando parole, a favore delle donne, mai sentite prima.
Noi matusa, marito e moglie da tantissimo tempo, siamo di una generazione vissuta in un modello di famiglia in cui era normale che ci unisse indissolubilmente il primo sorriso con cui un figlio ci ha ringraziati di avergli dato la vita; figlio che si è certi di trovarcelo accanto, se in difficoltà davanti a un gradino che una volta superavamo a piè pari.
Un modello di famiglia, il nostro, sorto quando l’apporto del padre alla sopravvivenza fisica dei componenti era insostituibile. Un modello di convivenza, la famiglia, pietra d’angolo dell’aggregazione degli umani, sviluppatosi quando fu acquisita la stazione eretta, la quale comportando fisicamente la nascita prematura del pargolo, rese indispensabile un aiuto alla madre per il sostentamento di entrambi.
Oggi la donna, in una società modernamente strutturata con adeguati servizi sociali, è in grado di provvedere da sola – se vuole – alle necessità di un figlio, che, fra l’altro, può decidere di far nascere se e quando vuole nonché da questo o da quello.
Non è necessaria una rivoluzione con “milioni di donne in strada” (*) a sfidare il ‘patriarcato’ per cambiare. Già è in corso una rettifica – fino al rovesciamento? – del rapporto uomo-donna nato prima dell’età della pietra. Si intravede una societas ‘ginocentrica’, anticipata, spesso, in politica. La politica, un tempo, era tutta al maschile, come, nel pugilato, il ring.
(*) M. CECCHETTI, Il parlante. Dalla comparsa del linguaggio al web, 2018
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
