Come il respiro migliora la performance sul lavoro (e la nostra salute)

Come il respiro migliora la performance sul lavoro (e la nostra salute)

Nella società del capitalismo e della produttività in cui viviamo, sempre di più le persone hanno necessità di essere più performanti sul lavoro.

Non vuol dire lavorare di più, come pensa qualcuno, ma lavorare meglio. E soprattutto gestire stress, energia ed avere la giusta mentalità. Ma facciamo un passo indietro.

Ecco alcuni consigli per ottimizzare le performance sul lavoro e a casa.

 

Gli Indicatori Concreti

Innanzitutto per determinare una performance occorrono Indicatori Concreti. Troppo spesso si parte verso un obiettivo senza avere un misuratore della performance. Mentre nello sport non è difficile perché c’è un cronometro, nelle performance più generiche oppure professionali, è più complicato. 

Per questo è importante valutare cosa conviene pesare. Per esempio il fatturato, spesso non si dimostra un buon indicatore concreto, se mai la redditività. 

È complicato migliorare se non si ha un qualcosa per pesare la performance, per rassicurarsi attraverso dei risultati concreti e misurabili. Possono essere il numero di contratti siglati, di compiti realizzati rispettando le tempistiche.

Quindi il primo step è decidere quali aspetti vanno migliorati e parametrarli. 

 

Poniti obiettivi raggiungibili

Essere ottimisti e credere in sé stessi va bene, ma spesso esageriamo. Un obiettivo irrealistico porta ad una pressione eccessiva, stress ed errori. 

Fissa invece obiettivi raggiungibili per il giorno e per la settimana a venire. In questo modo potrai eseguire i compiti a blocchi e iniziare a spuntare gli elementi dalla tua lista delle cose da fare e, di conseguenza, aumentare le tue performance sul lavoro. 

Non puntare al 110% di performance, accontentati di avvicinarti al 90%, dato che usualmente raramente si supera il 65/70% delle proprie possibilità.

 

Avere una guida

Un percorso di miglioramento della performance si può portare avanti anche da soli ma almeno all’inizio una guida è necessaria. Qualcuno che abbia un’idea chiara su come ci si debba allenare. Poi si può andare avanti con grande disciplina, anche da soli. 

Ma certamente avere una guida ti permette di ottenere risultati più in fretta e migliori. Esattamente come succede nel dimagrimento, è differente fare da soli o affidarsi ad un nutrizionista che ci guida per indirizzarci sulla strada giusta e con i giusti passi. O quello che avviene in palestra se si desidera sviluppare alcune muscolature. Certo che puoi farlo da solo, ma avere un personal trainer che ti dà indicazioni e ti corregge per far lavorare meglio i muscoli rende il processo più veloce e proficuo. 

Rimane assodato in ogni caso che la disciplina è sicuramente il condimento migliore per la performance. 

 

Come si mangia un ELEFANTE?

Per fare una grande performance occorre saper affrontare i problemi con il giusto metodo. 

Infatti la tentata soluzione, se disfunzionale, può peggiorare il problema invece di risolverlo. Quindi bisogna essere capaci di macellare il problema, per poterlo masticare e digerire un po’ per volta, assimilarlo, elaborarlo, affinché tutto possa risultare più o meno semplice. 

Mi piace usare una metafora per far capire il concetto. Come mangeresti un grande ELEFANTE? Un pezzetto alla volta. 

 

Più energia per corpo e mente

Un altro elemento fondamentale per essere più produttivi è avere un alto livello di energia.

Il corpo è come una macchina, che, per funzionare al meglio, ha bisogno non solo di una buona dose di carburante, introdotto a ciclo continuo, ma soprattutto del COMBURENTE, senza il quale il carburante non può fare combustione. L’ossigeno, l’aria che si immette nell’organismo respirando, è il COMBURENTE, che permette a tutte le parti dell’organismo di funzionare.

Se il sistema per funzionare a pieno ritmo richiede 100, e una cattiva respirazione fornisce 50, il risultato è matematico: alcune attività non saranno efficienti. Quando l’energia scarseggia, il corpo innesca un processo di autodifesa, fornisce l’energia necessaria agli organi vitali, come il cuore e il cervello, e la toglie a quelli meno indispensabili, ma altrettanto importanti per una buona qualità di vita, come la vista o l’olfatto. La macchina continua a funzionare, ma i danni si fanno sentire.

Quindi per avere più energia occorre respirare di più e meglio! Lo insegno da quasi 30 anni ed una moltitudine di persone lo può testimoniare.

Allo stesso modo occorre avere una alimentazione corretta e bere molta acqua.

 

Stress sotto controllo

Lo stress è stato definito il “Male del XXI secolo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che la considera una vera e propria “epidemia”. Quindi diventa fondamentale avere delle tecniche per abbassarne il livello. 

Anche qui il respiro profondo e circolare è uno strumento potentissimo. Prima che “la lancetta” vada sul rosso fermati, anche solo una manciata di minuti, e fai respiri belli profondi. Abbandona la mente in un luogo senza tempo e senza preoccupazioni, immaginati in un posto che trasmette serenità. Sorridi mentre lo fai. 

Ritornando sul pc o in ufficio noterai la differenza. Ed è una pratica che puoi fare quando vuoi senza controindicazioni. 

 

Creati la realtà che desideri

Lo stato mentale determina la realtà che una persona vive. È la tesi del Costruttivismo. La nostra percezione della realtà infatti è strettamente correlata al nostro stato mentale in un dato momento: è come se fosse un paio di occhiali con i vetri colorati con i quali vediamo la realtà; dunque quando siamo neri dalla rabbia è facilmente comprensibile vedere il mondo intorno a noi più scuro e quindi percepirlo con una certa durezza. 

Se tuttavia cambiassimo gli occhiali e ne indossassimo un paio con lenti rosa, quella stessa realtà ci apparirebbe in maniera completamente diversa, generando in noi sensazioni del tutto differenti.

Ecco che diventa fondamentale parlare a sé stessi correttamente, “creandoci” la nostra realtà in Pensieri, Parole, Opere e Omissioni.

Per chiudere la performance è fatta da ciò che ti racconti sull’obiettivo che hai, come ci arrivi da un punto di vita vitale, metabolico, e la capacità di affrontare tutte le curve del percorso scegliendo la traiettoria migliore.

 

Max Damioli 

 

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