MARINO CECCHETTI – Aprile 2008: funzionari Moneyval, dopo tanti inutili reclami sulla opacità del nostro sistema economico (*) consegnano di persona a Fiorenzo Stolfi (Segretario di Stato, Affari Esteri) a Strasburgo un avviso di procedura di infrazione.
Il 22 luglio 2009 il Consiglio Grande e Generale abolisce – si fa per dire – l’anonimato societario varando la legge: “Disposizioni in materia di detenzione di trasferimento delle azioni al portatore delle società anonime”. Di fatto si demanda ai notai – vincolati al segreto professionale – la conservazione degli elenchi degli azionisti. Una trovata da premio Nobel della furbizia (**).
Si muove Roma.
Il 2 giugno 2010 nuova legge: “Disposizioni per la conoscibilità degli assetti proprietari effettivi delle Società di diritto sammarinese”. Dov’è il trucco? Nella intestazione fiduciaria dei pacchetti azionari, come venne, all’istante, denunciato su internet.
L’Italia e l’Europa, tutta questa furbizia ce l’hanno fatta pagare. Eccome!
Ora, maggio 2022, l’anonimato lo rilanciamo oltre il mandato fiduciario sotto l’innocente titolo: “Norme per facilitare e semplificare l’avvio di attività economiche”. Come nel 2009 coinvolgiamo i notai in questo “ritorno ad un anonimato societario mascherato” (Antonio Fabbri, sabato, su questo giornale). E facciamo ridere citando (***), a sostegno, le norme sulla privacy.
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(*) 548 società anonime, oltre 300 immobiliari, 120 fondazioni circa, migliaia di società per azioni e società a responsabilità limitata con azioni e quote intestate a fiduciarie anche di paesi offshore.
(**) Escamotage bollato con l’ossimoro “anonimato trasparente”, da Fixing.
(***) Rivelare che Tizio possiede azioni di una società, sarebbe, per i nostri politici, come pubblicizzare il suo orientamento sessuale.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 20