San Marino. Rovereta torna in primo piano con due Istanze d’Arengo. Reazioni e commenti

San Marino. Rovereta torna in primo piano  con due Istanze d’Arengo. Reazioni e commenti

SAN MARINO.  Ecco il testo che secondo i sottoscrittori di una Istanza d’Arengo, presentata il 2 aprile scorso,  dovrebbe leggersi in una lapide all’interno del Palazzo Pubblico, a proposito dei Fatti di Rovereta, datati 1957, in piena guerra fredda e conclusisi senza  che fosse, fisicamente, torto un cappello a nessuno.

IL XIV OTTOBRE MCMLVII, SOVVERTITA LA VOLONTA’ POPOLARE, VENDUTA ALLO STRANIERO LA MILLENARIA LIBERTA’ DELLA REPUBBLICA, ROVESCIATO CON L’ARMI FORESTIERE IL GOVERNO LEGITTIMAMENTE ELETTO DAL POPOLO, I TRADITORI ED USURPATORI DELLA DEMOCRAZIA ENTRARONO PADRONI IN QUESTO PALAZZO: A PERPETUA IGNOMINIA I SAMMARINESI POSERO, XIV OTTOBRE MMXVII”.

Invano i figli di alcuni pratagonisti di quell’evento si sono rivolti all’Ecc.ma Reggenza perchè l’Istanza non fosse ammessa alla discussione in aula  spiegandone le ragioni.

Si riportano i testi degli  scritti che, in genere sotto forma di lettere,  sono comparsi sui quotidiani sammarinesi in merito alla suddetta  questione,  da parte di

Antonio Lazzaro Volpinari

Alessandra Mularoni

Paolo Forcellini

Sylva Savoretti

Augusto Casali

Sylva Savoretti

Fabio Savoretti

Erik Casali

Gloria Giardi e Daniel Giacomini

Corrado Carattoni

Daniel Giacomini

Gloria Giardi

Francesca Reffi

Corrado Carattoni

 

 

 

 

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